Domenica straordinaria Marcia della Pace Perugia-Assisi
E per il 3 maggio, a Roma, in occasione della Giornata mondiale per la Libertà di stampa, presidio dei giornalisti davanti all'ambasciata russa.
La Marcia della Pace Perugia-Assisi da anni raduna migliaia di persone. Ma questa volta assume un significato davvero particolare, perché mai una guerra ci aveva toccato davvero così da vicino.
Marcia della Pace Perugia-Assisi il 24 aprile
L'edizione 2022 della Marcia della Pace Perugia-Assisi sarà davvero straordinaria. I promotori hanno raccolto l’appello di Papa Francesco lanciato la domenica di Pasqua affinché tutti si mobilitino per fermare la guerra. Il Pontefice aveva invitato tutti alla mobilitazione dai balconi e dalle strade per chiedere la pace. E gli italiani (e non solo) hanno subito risposto "presente". Sindaci e scuole hanno già aderito in massa e sono previste decine di migliaia di persone.
Domenica 24 aprile 2022 saranno dunque tantissimi coloro che percorreranno i 24 chilometri del percorso, garantito da tantissimi volontari impegnati a fare la loro parte per un piccolo gesto dal grande significato.
"Meno armi, più politica"
A lanciare un messaggio per la partecipazione, e non solo, è stato anche Flavio Lotti, portavoce del Tavolo per la Pace:
"E' giunto il momento di un atto concreto, e cioè smetterla di investire sulle armi ma farlo sulla politica, che è il vero strumento attraverso il quale possiamo fermare la guerra".
La manifestazione dei giornalisti
Mai come oggi, poi, guerra fa rima con informazione e propaganda. E così anche dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana) parte un messaggio chiaro. Il 3 maggio a Roma, in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, verrà organizzato un presidio di fronte all'Ambasciata russa.
Ne ha parlato il presidente Giuseppe Giulietti:
"Solleveremo tutti i cartelli con i nomi giornalisti uccisi e di quelli calpestati sotto i talloni di Putin. Leggeremo pagine di Anna Politkovskaja (giornalista russa uccisa nell'ottobre 2006, ndr): noi possiamo farlo perché criticavamo Putin quando molti facevano affari con lui".