ESCLUSIVO

Il generale Vannacci parla del suo libro e risponde alle polemiche

Incontro pubblico in provincia di Lucca con il generale dell'esercito autore del contestato "Il mondo al contrario"

Il generale Vannacci parla del suo libro e risponde alle polemiche
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Adesso parlo io: Roberto Vannacci, il personaggio del momento, protagonista di un incontro pubblico a Marina di Pietrasanta (Lucca), alle 18.30 di sabato 9 settembre 2023, per parlare de "Il mondo al contrario", il libro che ha tenuto banco per tutta l'estate sollevando un monte di polemiche in particolare per le sue posizioni nei confronti di immigrati, omosessuali, femministe e ambientalisti.

Incontro pubblico con il generale Roberto Vannacci

Un'esclusiva seguita in diretta dalle televisioni del nostro gruppo editoriale (tra cui Italia 7, èTv e Telegenova) dal Bagno Biondetti di viale Roma 111: a intervistare il militare-scrittore, il giornalista e storico Aldo Grandi (organizza ArtItaly dell'art director Massimiliano Simoni).

Vannacci è finito sotto procedimento disciplinare proprio per decisione del ministro della Difesa Guido Crosetto dopo l’autopubblicazione del suo libro, non autorizzata dai vertici dell’esercito, ma il volume è diventato un sorprendente caso editoriale, che viaggia oltre le 200mila copie vendute (e che qualcuno ha stimato che al momento possa arrivare a far guadagnare fino a 10mila euro al giorno al suo autore).

Tanti i temi contestati al 55enne originario di La Spezia, una brillante carriera costellata di missioni all'estero e terminata con la direzione dell'Istituto geografico militare di Firenze, incarico dal quale Vannacci è stato rimosso, malgrado possa aprirsi per lui un futuro in politica (la Lega in particolare s'è detta disponibile a candidarlo, ma anche Forza Nuova).

"Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità"; "Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!"; "Perché se un ladro mi aggredisce non posso ammazzarlo?”

Queste alcune delle frasi più note del "Il mondo al contrario", opera che spazia a tutto tondo sui più disparati argomenti di attualità, sui quali il generale, a titolo strettamente personale, non ha voluto far a meno di esprimersi.

Ultimi aggiornamenti

Ancora sulle accuse di omofobia

Non ho basato il libro sul tema LGTB+, che rappresenta un solo capitolo, ma al tempo stesso su quello c'è stato il 90% delle critiche.

Non sono contrario a chi non è eterosessuale, ognuno  libero di fare quello che vuole.

Ho cercato solo di valutare alcune statistiche certificate: chi non si riconosce nell'eterosessualità, li hanno messi tutti quanti in un "movimento contro" altrimenti il numero sarebbe stato risibile. Un movimento che rappresenta il 3.2% della società inglese, per esempio. A me sta benissimo che esista, ma se è una minoranza, perché dev'essere rappresentata nei media in modo esponenziale rispetto a quella percentuale.

Perché la maggioranza, pur rispettando gli omosessuali, dev'essere inondata da tutta questa rappresentazione ingigantita?

Possiamo criticare il Papa o capi di governo, ma quando fai una barzelletta sui gay è finita...

 

 

Società multietnica e società multiculturale

Una società multietnica è una società in cui convivono più etnie. E in genere sono quelle meno problematiche, perché di base vi sono interessi in comune, a prescindere dalla provenienza etnica.

La società multiculturale invece dice che bisogna essere inclusivi: ovvero bisogna tollerare persone con ideali diversi, invece che avere persone che condividono tutte dei valori condivisi di base.

Il metin pot non si è mai realizzato negli Usa, una società divisa. In India i crimini a sfondo razziale sono diffusissimi. In Somalia e Rwanda ho visto etnie trucidarsi, ma anche nell'ex Jugoslavia ci sono stati genocidi. In Libia, dopo Gheddafi, si sono scannati fra arabi e berberi. Dopo Saddam, che con metodi esecrabili, imponeva il rispetto

Due culture convivono quando una è dominante o quando una terza fa imporre la convivenza: questo è un puro fatto, ma non ditemi che sono razzista.

Vannacci e Paola Egonu

Ho ricevuto tantissime telefonate di solidarietà da tutte le tipologia di persone possibili. Ma soprattutto ho ricevuto vicinanza da chi si batte perché si possano esprimere le proprie opinioni. Ben venga chi dice non sono d'accordo, ma rivendico la possibilità di esprimermi.

Non c'è nessun collegamento con l'uranio impoverito, con quattro avvenuto 4 anni fa al rientro da una lunga operazione in Iraq: il libro non c'entra nulla con tutto ciò.

La Egonu? Ho detto una banalità, una cosa scontata, che però è stata strumentalizzata. Tre giorni fa a Villasimius è stata una cosa improvvisata: lì ho detto che passando per le strade di Villasimius con le mie figlie bionde, la prima cosa che mi è venuta in mente è che loro non sarebbero state identificate immediatamente con un sardo... Uguale esempio, non offensivo, su una banalità

Egonu brava, cittadina italiana, rappresenta l'Italia... ho detto solo che non identifico immediatamente come italiana una persona che ha tratti somatici diversi. Le etnie semplicemente esistono.

Il razzismo invece pensa che un'etnia sia superiore a un'altra, ma io non ho detto questo e so che non è vero. Ma il fatto di dire che esistono etnie diverse è solo una banalità, che non capisco perché non sia semplicemente accettata.

Perché ho scritto il libro mentre ero in servizio

Perché ho fatto quello che ho fatto in servizio? Perché mi è concesso. L'importante è stare nei limiti, ho verificato il regolamento militare di disciplina e sfido chiunque a trovare una parola che sia in contrasto.

E se non mi è vietato, perché avrei dovuto aspettare la pensione per poter mettere nero su bianco i miei pensieri?

L'accusa di omofobia

Il buonsenso fa paura perché ce l'hanno negato, negli ultimi decenni bisognava adeguarsi a un pensiero unico, bisognava dare del matto o censurare chi dissentiva.

Dare dell'omofobo a qualcuno significa appiccicargli addosso una malattia, da curare. E quindi a un malato non lo si deve nemmeno ascoltare. Io rivendico il diritto a esprimere opinioni, purchè non siano offensive.

Interpretare un'espressione come un'offesa, quando non lo è, non è colpa di chi si esprime.

 

Come è nato il libro

Miro alla semplicità, odio i complottismi. In piena crisi energetica, a inizio anno, ho deciso di scrivere qualcosa su un tema che in qualche modo conosco. Poi sono passato di conseguenza all'ambientalismo e alla transizione green. Poi mi sono occupato della città moderna, con una mobilità fatta di monopattini ed elementi critici. Poi ho messo insieme tutto, ma nel frattempo ho continuato a lavorare e ad occuparmi della mia famiglia e dei miei hobby. Scrivevo la sera... ho finto l'8 agosto. Ho pubblicato tutto da solo su Amazon, il 9 sera ho schiacciato "pubblica" e il giorno dopo era online, acquistabile. L'11 agosto mattina il mio migliore amico lo stava già leggendo in spiaggia.

L'accusa di essere "putinista"

Il presentatore sottolinea come Vannucci sia stato inserito in passato fra persone non gradite dall'ambasciata russa, citando le accuse di chi definisce Vannacci un "putinista".

Qualsiasi professionista delle armi è pacifista, proprio perché conosce le armi. L'unica cosa che posso dire sul conflitto è il fatto che è un'assurdità che ci sia un conflitto a poche migliaia di chilometri da noi, in Europa.

Non entro in politica

Faccio il soldato, e da vecchio soldato non mi chiudo le porte. Qualsiasi alternativa me la tengo nello zaino: chi lo sa fra sei mesi o un anno... ma al momento non ho alcun contatto per entrare in politica. E poi non voglio improvvisarmi: un bravo soldato non è automaticamente un bravo politico.

La reazione alle parole di Crosetto

Non mi sono incazzato quando il ministro ha parlato di "farneticazioni", il caso è stato creato dagli articoli di Repubblica e del Corriere della sera.  Ho capito il contesto che ha portato il ministro a reagire in quel modo.

Vannacci entra nel merito

Sessista? Trovatemi una militare fra quelle sotto il mio comando, che possa confermare un'accusa del genere.

Razzista? Putinista? Accuse che cascano, perché non esiste nulla di tutto ciò.

Spaccatura fra me e le istituzioni? Non c'è nemmeno quella: al ministro mi lega un rapporto di onore e rispetto, così l'esercito a cui ho dedicato 37 anni della mia vita.

Perché ho scritto "Il mondo al contrario"

"Il libro l'ho scritto per soddisfazione personale. Ma quasi tutti coloro che l'hanno criticato non l'hanno letto: superficialità, leggerezza e sciatteria... ben vengano le critiche, ma nel merito!".

L'incontro tra me e il Ministro Crosetto? Non dirò una parola, qualsiasi indiscrezione è un'invenzione. Del nostro incontro apprezzo la sua dura franchezza.

Via all'evento

L'intervistatore Aldo Grandi definisce l'incontro un evento culturale e non politico, ma si dice concorde in gran parte rispetto al contenuto del libro.

Tutto pronto per l'incontro con il generale

Tutto pronto per l'inizio della diretta, che potete seguire anche sul digitale terreste grazie a Italia7 e a èTv-Rete7 dalle 18.30.

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