Diciottenne italiano in gita con la scuola ad Auschwitz e Birkenau ruba un reperto del campo di concentramento
Protagonista dell'incredibile episodio è uno studente diciottenne dell'istituto Gobetti di Scandiano (Reggio Emilia), che alla fine se l'è cavata solo con una bella ramanzina
In gita con la scuola al campo di concentramento di Auschwitz ha pensato bene di portarsi a casa un souvenir. Protagonista dell'incredibile episodio è uno studente diciottenne dell'istituto Gobetti di Scandiano (Reggio Emilia), che alla fine se l'è cavata solo con una bella ramanzina.
In gita con la scuola ad Auschwitz ruba un cimelio storico
A chi non è capitato di essere particolarmente colpito da un luogo o da un'esperienza e di volersi portare a casa un ricordo? Un conto però è tornare a casa con un souvenir qualunque, un altro è mettersi in tasca un reperto storico. Una differenza che evidentemente sfuggiva a un diciottenne emiliano, che con i suoi compagni di scuola stava partecipando al Viaggio della Memoria ad Auschwitz-Birkenau.
A un certo punto ha infatti raccolto un reperto metallico alla base dei binari della cosiddetta judenrampe - dove i prigionieri deportati ebrei venivano fatti scendere dai treni - del campo di Birkenau e se lo è messo in tasca.
Beccato e... graziato
Nel pomeriggio, poi, la comitiva si è spostata ad Auschwitz e ai controlli del metal detector lo studente ha... suonato. E' stato dunque perquisito dalla sicurezza, ma ha subito tirato fuori di tasca il pezzo metallico, ammettendo ciò che aveva fatto e giustificandosi dicendo che non pensava di aver fatto nulla di grave.
Si è immediatamente scusato e ha accompagnato gli agenti di Polizia (nel frattempo chiamati dalla sicurezza del campo) sul luogo dove aveva prelevato il reperto e lo ha rimesso al suo posto.
Una dimostrazione di buona fede che gli ha permesso di evitare una denuncia o comunque conseguenze più gravi rispetto a una bella ramanzina.