I calciatori della Fiorentina gli bucarono il pallone, 66 anni dopo glielo riportano autografato
L'incredibile storia di Dante Tassini e di quell'episodio che dalla Fiorentina lo portò a tifare Lazio
Una vicenda incredibile, che mischia la passione di un bambino per uno sport e una squadra, il dispiacere per un pallone bucato e per una promessa non mantenuta e una "riparazione" a oltre mezzo secolo di distanza. E' la storia di Dante Tassini e della Fiorentina.
I calciatori della Fiorentina gli bucarono il pallone: la delusione di Dante Tassini
Sessantasei anni fa Dante Tassini era un bambino di 7 anni, nipote del titolare del ristorante che ospitava ogni volta che era in ritiro a Camaldoli la Fiorentina. Non una "viola" qualunque, ma quella mitica allenata da Fulvio Bernardini.
Il piccolo Dante in quegli anni andava spesso a vedere gli allenamenti dei suoi campioni. E un giorno per giocare, i calciatori della squadra viola, gli idoli di Dante che li osservava con gli occhi sognanti, bucarono senza volerlo il suo pallone. Quegli occhi divennero lucidi non più solo dalle emozioni ma anche dalle lacrime.
La società per scusarsi dell’accaduto, promise che gli avrebbe riconsegnato un pallone tutto nuovo.
La promessa mancata
Passò un po’ di tempo e, nonostante l’attesa, le domeniche a tifare la Fiorentina, non arrivò niente. Una delusione tremenda, capace di scatenare una reazione forte da parte del nonno. Sì, perché si dice che nella vita si può cambiare tutto, ma non la squadra del cuore. Eppure il nonno decise che non avrebbe mai più tifato la Fiorentina preferendole la Lazio, in quel campionato ultima in classifica. E "convertì" tutta la famiglia.
66 anni dopo...
Una storia che forse la famiglia Tassini aveva quasi dimenticato. Sino a qualche giorno fa, quando la moglie di un componente dello staff viola, entrando nel locale di Tassini, il ristorante Camaldoli, è rimasta sorpresa di vedere, in un’attività di accoglienza di Camaldoli, così tante sciarpe biancocelesti e bandiere della Lazio.
A quel punto Dante le ha raccontato la sua storia, quella del bambino al quale avevano bucato il pallone.
Rimasta colpita, la donna si è attivata per sistemare la questione e onorare la vecchia promessa della Fiorentina. Così qualche giorno dopo è tornata nel ristorante per consegnare a Tassini un pallone con le firme dei giocatori della Fiorentina del 1957 ponendo così fine alla diatriba.
Non è bastato però per far riconvertire l’uomo ai colori viola:
“Siamo felici, ma ormai siamo fedeli alla Lazio”, ha dichiarato.