Insieme a Montecitorio

Damiano dei Maneskin sostiene la sua Giorgia e la proposta di legge sulla vulvodinia

Per il riconoscimento di queste patologie come malattia cronica e invalidante nei Livelli essenziali di assistenza del Sistema sanitario nazionale.

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Non siamo abituati a vederlo così sobrio, ma l'occasione lo richiedeva e Damiano David, frontman dei Maneskin, in giacca e cravatta ha offerto il braccio (e la sua notevole fama) per la causa della fidanzata Giorgia Soleri. Il cantante, martedì 3 maggio 2022, è sceso in piazza, davanti a Montecitorio, partecipando a un flash mob per il riconoscimento della vulvodinia e neuropatia del pudendo. La proposta per il riconoscimento di queste patologie come malattie croniche e invalidanti nei Livelli essenziali di assistenza del Sistema sanitario nazionale è stata depositata alla Camera e al Senato da un gruppo di parlamentari di tutti i gruppi politici, che ne chiedono un sollecito esame.

Depositata proposta di legge su riconoscimento vulvodinia

Giorgia Soleri, influencer e compagna di Damiano, ha più volte raccontato di soffrire di questa patologia.

"Ho iniziato a soffrire a 16 anni, la diagnosi è arrivata quando ne avevo 24. Ho passato otto anni della mia vita sentendomi dire che ero ipocondriaca, che tutto era nella mia testa", ha spiegato la modella in una conferenza stampa a Montecitorio, sostenendo di aver speso "decine di migliaia di euro per curarmi: l'ho potuto fare solo grazie al sostegno della mia famiglia e del mio compagno".

 

Il numero delle persone che soffrono di questo disturbo non è ancora certificato, ed il Comitato Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo chiede con la proposta di legge di avviare una ricerca per avere dati certi: si parla di un 10-15% d'incidenza. Ci sono dei farmaci, ma oggi sono prescritti tutti 'off label': quindi si pagano per intero nonostante la prescrizione medica, inoltre i tempi delle terapie possono essere anche molto lunghi e la spesa insostenibile per molte famiglie: si parla di 300-500 euro spesi al mese.

"Sono qui in veste di alleato, cerco semplicemente di dare il mio sostegno, il più possibile, ma il vero lavoro che stanno facendo tutte queste ragazze è incredibile. Sono estremamente orgoglioso dell'opportunità di far parte di questo bellissimo progetto e sono molto felice che si sia arrivati ai luoghi più importanti. Non sono qui solo per Giorgia, ma per tutte le persone che fanno parte del comitato e che soffrono. Adesso, si può solo sperare per il meglio, spero che l'attenzione della politica sia sulle cose giuste", ha commentato Damiano.

Cos'è la vulvodinia

La vulvodinia è una percezione dolorosa a livello vulvare. Non ha un target specifico. Si presenta soprattutto in età fertile, ma può manifestarsi dalla pubertà alla menopausa.

Si distingue tra vulvodinia:

  • spontanea, quando il dolore e fastidio sono avvertiti anche in assenza di stimolazione
  • provocata, quando i sintomi si presentano a seguito di una stimolazione, come una penetrazione vaginale o anche un semplice contatto.

In base alla sua localizzazione viene distinta in generalizzata, quando il disturbo interessa tutta l’area vulvare, e localizzata, quando il disturbo è limitato a precise zone (come il clitoride o il vestibolo). Provoca bruciore, irritazione, secchezza, sensazione di abrasione a livello vulvare, tensione, sensazione simile a punture di spillo, disepitelizzazione, percezione di avere tagli sulla mucosa e gonfiore. Si differenzia bene dal semplice prurito e in genere non è accompagnata da traumi fisici visibili a occhio nudo.

Le cause sono varie e possono corrispondere a: infezioni batteriche o micotiche vaginali e vescicali; predisposizione genetica alle infiammazioni; lesioni del nervo pudendo dovute al parto a o traumi; ipercontrattilità vulvo-perineale; alterazioni genetiche; traumi derivanti da rapporti sessuali; visite o interventi chirurgici ginecologici.

Questo disturbo può anche essere causato da abitudini quotidiane come l’andare in bicicletta, l’indossare indumenti troppo stretti o, a volte, anche stando semplicemente sedute. Può associarsi a disturbi vescicali e/o uretrali. In generale la sua presenza può generare nelle donne che ne sono colpite irritabilità, depressione e frustrazione che vanno a incidere nei rapporti con gli altri e nella sfera sessuale.

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