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Dalla maschera africana in soffitta da 4 milioni al vaso da 100mila euro: quando le "cianfrusaglie" ti svoltano la vita

E' il caso di una maschera africana e della "pesca fortunata" di una donna americana che, con 3 dollari, si è portata a casa un vaso da oltre 100mila euro

Dalla maschera africana in soffitta da 4 milioni al vaso da 100mila euro: quando le "cianfrusaglie" ti svoltano la vita
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Non succede…ma se succede. Due colpi della vita: entrare in possesso di vecchi oggetti, o trovarli fra le cianfrusaglie in soffitta, salvo poi scoprire che valgono un gruzzoletto, se non addirittura milioni.

E' il caso di una maschera africana - diventata ormai un caso diplomatico in Francia dopo la scoperta del suo vertiginoso valore - e della "pesca fortunata" di una donna americana che, con 3 dollari, si è portata a casa un vaso di design da oltre 100mila euro.

Il vaso trovato al mercatino delle pulci...vale 107mila euro

Negli Usa, in Virginia, una donna – Jessica Vincent – curiosando ad un mercatino delle pulci, si è imbattuta in un vaso che ha attirato la sua attenzione. Alla modica cifra di 3,99 dollari l’ha acquistato. Quando è tornata a casa, lo scorso giugno, ha iniziato le ricerche su internet, scoprendo che poteva trattarsi di un vaso progettato dal famoso architetto italiano Carlo Scarpa, e si è così rivolta alla Wright Auction House. Dopo aver inviato le foto del vaso a Richard White, presidente della casa d'aste, è stata ricontattata e mercoledì 13 dicembre 2023.

Ebbene il vaso è stato venduto per 107.100 dollari (circa 97mila euro) a un collezionista d'arte privato in Europa. Circa 83.500 sono andati alla donna e circa 23.600 sono andati alla Wright Auction House.

Il vaso

“Pensavo fosse un'opera da mille o duemila dollari, sul vaso non c'era il prezzo”, ha raccontato la donna, euforica per il grande affare, al New York Times.

Ad attirare l'attenzione è stata una M incisa sul fondo del pezzo, che la donna ha pensato potesse riferirsi a Murano. Dopo qualche ricerca ha scoperto che il vaso fosse un'opera del designer veneziano che negli anni Quaranta ha realizzato una serie di vasi d'autore chiamata "A pennellate", proprio per quelle applicazioni policrome applicate sul pezzo che ricordano proprio i segni della pittura. La collezione è limitata e conta pochissimi esemplari, difficilmente ripetibili a causa della complessità della tecnica lavorativa.

La maschera africana trovata in soffitta da 4 milioni di dollari

E se questo caso vi pare già una storia a lieto fine: ecco invece “il colpo” che può svoltare la vita. Protagonista della singolare vicenda è una vecchia maschera lignea africana ritrovata in soffitta da una coppia di anziani coniugi francesi che l’hanno venduta a un rigattiere per 150 euro per scoprire poi che il commerciante ha ricavato dall’oggetto 26mila volte tanto: 4 milioni di euro (pagati da un anonimo acquirente durante un’asta all’Hotel des ventes de Montpellier).

La maschera africana da 4 milioni

I due coniugi, scoperto l’affare, hanno fatto causa al negoziante accusandolo di truffa e rivendicando una parte dell’ingente somma. Il giudice però ha respinto l’istanza, sottolineando “la negligenza e noncuranza” dei due anziani.

“Quando hai a casa un oggetto del genere, dovresti essere un po' più curioso prima di rinunciarci" ha detto: la coppia non aveva esercitato la dovuta diligenza nella valutazione del patrimonio "storico e artistico" dell'oggetto.

La maschera in questione è una "Ngil", un raro esemplare di manufatto (se ne contano una decina in tutto il mondo) del popolo Fang del Gabon, risalente al XIX secolo, probabilmente acquistata "in circostanze sconosciute” da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese e nonno del querelante.

E non è ancora finita: due avvocati del governo del Gabon, infatti, hanno presentato una mozione per "ottenere il successivo annullamento della vendita di questa maschera, il suo rimpatrio e la consegna dei fondi" definendo l’oggetto un "guadagno coloniale illecito" e sostenendo che è stato prelevato illegalmente durante il dominio coloniale francese.

Ma i giudici hanno respinto anche questa argomentazione. Di parere diverso il presidente francese Emanuelle Macron che ha chiesto la restituzione della maschera al Gabon: "Non posso accettare - ha affermato - che gran parte del patrimonio culturale di diversi paesi africani si trovi in Francia”

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