Dal 25 aprile 2024 visitare Venezia costerà 5 euro: esenzioni, prenotazioni, calendario...e polemiche
L’iniziativa era nell’aria da tempo e, con non poche polemiche, è entrata in vigore in una forma limitata a 29 giornate l’anno
Dal 25 aprile 2024 chi vuole visitare Venezia paga il biglietto. Esattamente come un museo a cielo aperto. L'idea, del sindaco della Serenissima Luigi Brugnaro, pare non convincere tutti i veneziani. Figuriamoci coloro che dovranno aprire il portafoglio per una visita in giornata.
Comincerà nei prossimi giorni una grande campagna internazionale per annunciare al mondo l’entrata in vigore del contributo d’accesso.
Ecco un utile vademecum su prezzi, biglietti, esenzioni e informazioni pratiche.
Venezia a pagamento: si parte dal 25 aprile 2024
Dal 25 aprile chi vorrà visitare Venezia dovrà pagare un biglietto di ingresso da 5 euro. L’iniziativa del comune lagunare era nell’aria da tempo e, con non poche polemiche, è entrata in vigore in una forma limitata a 29 giornate l’anno, quelle di maggior affluenza che coincidono con festività e ponti. L’obiettivo è quello di usare un deterrente economico per scoraggiare i turisti giornalieri ad affollare la città con gite che si concludono in giornata. Allo stesso tempo però, non sono state istituite soglie massime o limiti alle presenze. Insomma: tutti dentro, basta che pagate.
Attenzione: come spiega Prima Venezia, a partire dal 2025 i giorni di applicazione del ticket andranno ad aumentare. Questa sperimentazione mira a definire le modalità da applicare nel 2025, quando sarà determinata la soglia di persone che il centro storico potrà ospitare si deciderà se mantenere giorni specifici o se estendere a periodi più vasti e se eventualmente aumentare il ticket.
Chi dovrà pagare?
Il Comune ha anche trovato un nome più elegante, rispetto a biglietto, bensì "contributo d'accesso". A pagarlo saranno tutte le persone con più di 14 anni che entrino nella città “con qualsiasi vettore”, quindi dal treno al traghetto, dalle ore 8.30 alle 16 di una delle giornate in cui occorre pagare il biglietto di ingresso a Venezia.
Il biglietto è obbligatorio solo per le visite in giornata e, per il 2024, non servirà per accedere alle isole minori.
Chi entra nella città senza biglietto rischia una sanzione dai 50 ai 300 euro, più il costo del biglietto. Il portale attivato dal comune di Venezia sarà il mezzo con cui prenotare il biglietto o richiedere l'esenzione.
Gli esenti
Non devono né pagare il biglietto, né richiedere l'esenzione sul portale le persone residenti o nate nel comune di Venezia e in Veneto, i minori di 14 anni e i titolari della Carta europea della disabilità e relativi accompagnatori. Non devono pagare il biglietto nemmeno i turisti che pernottano a Venezia, dato che oltre al costo dell’affitto pagano già anche una tassa di soggiorno da 3 euro a persona a notte, ma devono essere registrati sul portale della città.
Devono invece richiedere l'esenzione registrandosi sul portale i residenti del Veneto, i coniugi, conviventi e parenti dei residenti fino al terzo grado e anche le persone senza legami di parentela che però si rechino in visita a persone residenti e domiciliate nella città o nelle isole minori, lavoratori e lavoratrici (dipendenti o autonomi), pendolari, studenti e studentesse di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in città antica o nelle isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia.
Sempre esenti ma con obbligo di registrazione sono le persone con disabilità e chi deve praticare terapie o visite mediche nella città e i loro eventuali accompagnatori, chi deve partecipare a competizioni sportive e il pubblico che voglia assistere, ma solo se entra nel comune tramite il trasporto pubblico locale, gli amministratori e funzionari in visita istituzionale, i volontari, i partecipanti a manifestazioni organizzate dagli enti locali, personale delle forze armate in servizio, locatari con contratti di locazione abitativa non a uso turistico, persone in visita alle carceri, imputati e persone convocate per ragioni di giustizia, studentesse e studenti delle scuole secondarie in viaggio di istruzione e chi si reca nel comune di Venezia per consultazioni elettorali o referendarie.
Come si paga?
Il biglietto da 5 euro, senza riduzioni, dovrà essere pagato sul portale della città di Venezia.
Si riceverà un codice Qr da presentare alle autorità in caso di controlli. I voucher con codice Qr sono nominativi, ma la prenotazione può essere fatta cumulativamente nel caso di viaggi di famiglia o di piccoli gruppi. Il personale che effettua i controlli sarà identificabile da una pettorina o da un tesserino di riconoscimento.
In quali sarà necessario il biglietto?
Il biglietto verrà richiesto per accedere alla città di Venezia e alle isole maggiori della laguna. Non sarà necessario per transitare attraverso piazzale Roma, Tronchetto o la stazione Marittima senza passare per la città antica. Non serve nemmeno per le isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente e Poveglia. Nelle giornate di applicazione del ticket di ingresso, la prenotazione o il pagamento del contributo di accesso ha validità per l’intera giornata e quindi si può entrare e uscire dalle aree in cui è richiesto ogni volta che si vuole, esibendolo in caso di controllo.
In quali giornate bisognerà pagare il biglietto?
Per l'anno 2024 l’ingresso a Venezia sarà a pagamento nelle seguenti giornate:
- Aprile: 25, 26, 27, 28, 29 e 30;
- Maggio: 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25 e 26;
- Giugno: 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29 e 30;
- Luglio:6, 7, 13 e 14.
Le scuse di Brugnaro e le polemiche dei cittadini
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro chiede scusa a tutti per il ticket. Ma dice anche che è necessario:
"L’obiettivo non è chiudere la città, ma non farla scoppiare. Venezia è luogo di tutta l’umanità, chi la visita deve rispettarla. Partiamo il giorno di San Marco, lo facciamo in punta di piedi e solo per 29 giorni, almeno in questo primo anno sperimentale. Il ticket lo pagheranno solo i turisti giornalieri, quelli cioè che arrivano alla mattina e tornano a casa alla sera, non le persone che soggiorneranno negli alberghi".
"Il ticket non ci salverà, vogliamo case, lavoro, affitti bassi", hanno gridato nelle scorse settimane i giovani dei collettivi universitari e studenteschi, sull’uscio di Ca’ Farsetti, sede del Comune.
Che il principio di fondo per cui si debba pagare per venire a Venezia sia sbagliato, lo dice anche il capogruppo del Pd Giuseppe Saccà. "A noi interessa la gestione dei flussi turistici, non mettere una tassa d’ingresso, altre strade sarebbero possibili, se solo voleste".
La misura trova invece il favore degli albergatori, anche se la categoria ha rilevato qualche criticità, soprattutto nella gestione delle prenotazioni dei grandi gruppi: non possono essere gli hotel, a detta dell’associazione, a fornire loro il codice che li esonera dalla prenotazione. Per questo si stanno studiando le modalità per fare in modo che queste categorie di visitatori possano ottenere in automatico l’esenzione, senza che a farlo per loro siano le strutture.