Dal 1 luglio niente più Smart working per fragili e genitori con figli fino a 14 anni
La norma per i fragili si applicherà sia nel pubblico che nel privato, quella per mamme e papà invece solo nel privato
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Il Decreto Milleproroghe approvato nel febbraio scorso ha fissato la scadenza della proroga per lo smart working al 30 giugno 2023.
Smart working, nuove regole
Nuove regole insomma dal 1 luglio 2023 per i lavoratori del settore privato che hanno figli sotto i 14 anni e per i lavoratori sia del pubblico che del privato che rientrino tra i cosiddetti soggetti "fragili".
Intanto precisiamo che la quantità dei giorni da passare in smart working - sia i genitori sia i fragili - dipende dalla contrattazione aziendale e dalla posizione lavorativa e dalla compatibilità con il lavoro in modalità agile.
Smart working nel pubblico e nel privato
Nel settore privato dal 1 luglio 2023 brutte notizie per mamme e papà: niente più smart working per i genitori di figli sotto i 14 anni.
E dalla stessa data niente più smart working per i cosiddetti fragili.
Nel privato, ricordiamo, lo smart working è al momento concesso anche senza contrattazione sindacale, ma semplicemente tramite un accordo tra l'azienda e il lavoratore.
Nel settore pubblico è prorogato fino al 30 giugno lo smart working, ma con alcune differenze rispetto al privato.
In questo caso infatti sono soltanto i "fragili" a poter lavorare da casa, mentre questa opportunità non si allarga ai genitori di ragazzi under 14.
Chi sono i lavoratori "fragili"
Oramai è risaputo, però riepiloghiamo velocemente chi sono i lavoratori che rientrano nella categoria "fragili". Si tratta di coloro che "soffrono di patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità". Tra queste, rientrano le "patologie oncologiche o onco-ematologiche in trattamento" o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure.
A questo link trovate l'elenco completo delle patologie comprese nell'elenco delle fragilità.