Tornano le proteste in piazza

Da No vax a No tax, passando per Green pass e guerra in Russia

Un migliaio di persone a Roma. Tra loro anche i volti dell'ultradestra.

Da No vax a No tax, passando per Green pass e guerra in Russia
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Prima erano i vaccini, poi il Green pass. Poi ancora la guerra in Russia e infine il caro bollette. Non si può certo dire che la galassia No vax non sia attenta all'attualità. Sabato 10 settembre  2022 un migliaio di persone ha manifestato in piazza San Giovanni a Roma, e non mancavano esponenti dell'ultradestra e protagonisti dell'assalto alla Cgil del 9 ottobre 2022.

La metamorfosi dei No vax, che sono diventati No tax

In piazza, nel manipolo di manifestanti, c'erano i volti che nei mesi scorsi abbiamo imparato a conoscere come portatori del dissenso verso qualunque cosa: da Angelo Di Stefano,  presidente del coordinamento Partite Iva e promotore di molte manifestazioni No Pass, a Giuliano Castellino, ex vicesegretario di Forza Nuova, che a seguito degli eventi dello scorso ottobre non può partecipare direttamente ma osserva tutto a distanza (e sorvegliato dalla Digos). Non manca neppure Marco Liccione, leader della  "Variante Torinese".

E con loro ci sono anche partite Iva, imprenditori piegati dalla crisi,  balneari e pescatori, in rappresentanza di categorie particolarmente colpite negli ultimi due anni.

La presenza dell'ultradestra

Altro comune denominatore delle manifestazioni che hanno cambiato sigle e obiettivi ma non i partecipanti è la presenza di rappresentanti dell'ultradestra nazionale. In piazza San Giovanni  sventola tra gli altri il tricolore di Italia libera, la sigla creata un paio di anni fa da Forza Nuova per accantonare i simboli neofascisti e cercare di attrarre più gente verso le proprie battaglie.

Vecchie e nuove battaglie si uniscono

A tirare le fila dell'organizzazione è la Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriali), già protagonista dei passati eventi No vax e No pass. E il segretario Iolando Scutilli mischia nuove e vecchie battaglie, mettendo insieme bollette, vaccini, effetti avversi e invio di armi all'Ucraina.

"Siamo preoccupati per quello che accadrà a ottobre con l'inasprirsi delle sanzioni economiche che stanno avendo un effetto deleterio solo per chi le ha fatte.  Al prossimo Governo chiediamo di smettere di inviare armi all'Ucraina e di cominciare un dialogo con chi vuole la pace. Qui oggi c'è molta gente libera ma non non ci definite No vax perché noi le riserve le abbiamo sul vaccino anti Covid: abbiamo 24mila effetti avversi gravi e qualcuno ci deve spiegare perché".

Sarà un autunno caldo?

La manifestazione di sabato a Roma è stata un unicum oppure dobbiamo prepararci a un nuovo autunno caldo? Bollette, energia, benzina, rincari dei prodotti alimentari e chi più ne ha più ne metta tengono sulle spine gli italiani, e come sempre c'è chi prova a soffiare sul fuoco alzando il livello della tensione e dello scontro sociale.

Lo sa bene chi si occupa di sicurezza che dopo l'assalto alla Cgil dello scorso ottobre non ha mai smesso di seguire le manifestazioni e le operazioni sotto traccia della galassia No vax, oggi No tax. E che probabilmente si sta già organizzando per un autunno che - al di là di come finiranno le elezioni - potrebbe essere di nuovo piuttosto complicato nelle piazze italiane.

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