Covid post vacanze, la Lombardia vara il piano emergenza vaccinazioni
Regione Lombardia ha previsto due scenari in caso di ripresa della circolazione del virus con 70 o 86 centri vaccinali aperti.
Covid, si guarda già al "dopo vacanze" e all'autunno.
Proprio nelle giornate in cui il virus sta finalmente facendo segnare una discesa della curva dei contagi, Regione Lombardia ha dato il via libera al Piano operativo regionale di emergenza vaccinazioni.
Covid, Lombardia vara il piano emergenza vaccinazioni
Il via libera al piano è arrivato in queste ore in Giunta su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti.
Il piano è stato approvato per programmare l'offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica, come purtroppo già avvenuto con terze, quarte e quinte ondate della pandemia.
L'obiettivo è definire "un'organizzazione regionale tempestiva", in caso di ripresa della campagna vaccinale massiva.
Covid dopo le vacanze, due scenari possibili
La Regione ha contemplato due scenari possibili cui eventualmente far fronte dopo le vacanze e a ridosso dell'autunno (tra l'altro la Regione ha approvato anche il piano antinfluenzale e ha fatto partire con discreto successo la campagna per la quarta dose): uno prevede che le Ats, in collaborazione con le Asst, su input della Direzione generale Welfare si organizzino, entro sette giorni, per garantire fino a 35mila vaccinazioni al giorno sul territorio regionale.
Un altro scenario vede invece coinvolte sempre le Ats con le Asst, che devono essere pronte ad attivare entro 15 giorni sempre dall'input della Direzione Welfare un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un'attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere 60mila vaccinazioni al giorno.
Pronti alla riapertura dei centri vaccinali
Il primo scenario prevede l'attivazione di 70 centri vaccinali (di cui 21 massivi), 10 centri vaccinali gestiti dai medici di medicina generale e 453 farmacie, il secondo l'attivazione di 86 centri vaccinali (di cui 37 massivi), 10 centri vaccinali gestiti da medici di medicina generale e 453 farmacie.
Dopo l'approvazione del piano il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e la vicepresidente Letizia Moratti hanno commentato:
"Saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle Ats, pur nel rispetto delle peculiarità delle diverse zone. Tutta l'attività sarà coordinata, a livello regionale, dal Gruppo di coordinamento che garantirà anche l'omogeneità di intervento su tutti i territori delle Ats, assicurando monitoraggio costante, rispetto delle tempistiche".
A seconda del se e secondo quali scenari scatterà il piano vaccinazioni anti covid, Regione Lombardia valuterà l'eventuale attivazione di Areu come supporto alla campagna vaccinale e la messa a disposizione di "figure professionali in grado di garantire il numero di somministrazioni previste nei differenti scenari".