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Covid, nuove regole per l'accesso dal dentista: cosa cambia

Eliminati misurazione delle temperature e pre-triage telefonico. E si potrà essere accompagnati.

Covid, nuove regole per l'accesso dal dentista: cosa cambia
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Nuove linee guida per l'attività odontoiatrica "alla luce della situazione epidemiologica Covid-19, dell'evoluzione pandemica, dei progressi scientifici e tecnologici, della campagna vaccinale e della cessazione della fase emergenziale". Un aggiornamento messo in atto dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri che porta modifiche importanti per l'accesso dal dentista: tra i nuovi provvedimenti più importanti è stata tolta la misurazione della temperatura e il pre-triage telefonico.

Covid-19, nuove regole per l'accesso dal dentista: ecco cosa cambia

Il Tavolo tecnico ministeriale per la formazione, ricerca e programmazione dell'attività odontoiatrica, coordinato da Enrico Gherlone, ha aggiornato le linee guida per l'accesso dal dentista. Modifiche messe in atto dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri la quale ha spiegato che le nuove regole sono state fissate con l'aggiornamento delle “Indicazioni operative per l'attività odontoiatrica durante la pandemia”, riviste "alla luce della situazione epidemiologica Covid-19, dell'evoluzione pandemica, dei progressi scientifici e tecnologici, della campagna vaccinale e della cessazione della fase emergenziale".

Ma che cos'è cambiato nello specifico? Innanzitutto per accedere dal dentista non è più necessaria la rilevazione della temperatura, con il divieto d'accesso per chi ha però 37,5°C, neppure il pre-triage telefonico. Se prima si poteva entrare esclusivamente da soli, ora sarà possibile anche essere accompagnati. Altre novità riguardano i dispositivi di protezione: il camice (o la tuta) idrorepellente va cambiato solo dopo le procedure che generano aerosol, e non più per ogni paziente.

La normativa per i dentisti era stato rivista, con un piano per evitare l’espandersi dei contagi di Covid-19, il 30 aprile 2020, poi validate dal Comitato tecnico scientifico per l'emergenza coronavirus e rese pubbliche il 13 maggio dello stesso anno. Raffaele Iandolo, presidente della Commissione Albo odontoiatri (Cao) nazionale, ha dichiarato:

"La professione odontoiatrica è stata la prima a emanare delle linee guida per esercitare in sicurezza durante la pandemia. Indicazioni che non sono scritte sulla pietra, ma che devono aggiornarsi al mutare del contesto epidemiologico e normativo. La campagna vaccinale ha attenuato il decorso clinico del Covid-19 e di conseguenza ha ridotto i casi di patologia grave. Con la fine dell'emergenza, il 31 marzo scorso, sono progressivamente cadute molte restrizioni. É necessario che anche l'esercizio della professione si adegui, pur nel massimo rispetto delle procedure di sicurezza.

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Il lavoro di revisione - ha evidenziato Iandolo - deriva, come del resto le indicazioni nel loro complesso, da fonti scientifiche consultabili bibliograficamente. Siamo particolarmente orgogliosi che il percorso di emanazione, prima, e di revisione, poi, sia iniziato all'interno della Cao nazionale, con la costituzione di un Gruppo di lavoro che ha riunito le idee, le proposte, i contributi di diversi colleghi ed esperti. Ancora una volta - ha concluso il presidente Cao - si dimostra senza ombra di dubbio il senso di responsabilità della professione odontoiatrica, che è riuscita a conciliare la tutela della sicurezza dei cittadini e degli operatori con la tutela della salute e la garanzia dell'accesso alle cure anche nel contesto pandemico".

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