lombardia più colpita

Covid, i contagi tornano a crescere con la variante Stratus. Pregliasco: “No allarmismo, ma prudenza”

In parallelo, l’attenzione resta alta su vaccini, influenza stagionale e gestione delle fragilità: dall’1 ottobre al via la campagna antinfluenzale in Lombardia

Covid, i contagi tornano a crescere con la variante Stratus. Pregliasco: “No allarmismo, ma prudenza”

A oltre cinque anni dai primi casi, il Covid non è sparito. Lo confermano i bollettini settimanali: nella settimana dal 4 al 10 settembre 2025 in Italia sono stati registrati 2.824 nuovi contagi, in crescita rispetto ai 2.052 della settimana precedente.

Undici i decessi, contro gli otto dei sette giorni prima, a fronte di quasi 29 mila tamponi eseguiti. La Lombardia resta la regione più colpita, con 918 nuove infezioni, cinque morti e oltre 8.300 test processati.

Covid, i contagi tornano a crescere con la variante Stratus

Numeri contenuti rispetto al passato, ma che segnalano una circolazione costante del virus.

“Siamo in una fase endemica – spiega Fabrizio Pregliasco, professore di Igiene all’Università Statale di Milano –. I contagi arrivano a ondate, circa ogni sei mesi, perché chi si è vaccinato o infettato tempo fa perde progressivamente la protezione. Grazie a vaccinazioni e immunità acquisita, oggi vediamo forme per lo più lievi. Ma fragili e anziani devono restare vigili: per loro il rischio di complicanze non è svanito”.

Covid, i contagi tornano a crescere con la variante Stratus. Esperti: “No allarmismo, ma prudenza per i fragili”
Fabrizio Pregliasco

La variante Stratus: contagiosa ma non più grave

A trainare l’aumento dei casi è soprattutto la variante Stratus (XFG), ricombinante di due lignaggi Omicron. Secondo l’OMS, che l’ha classificata come “Variant under Monitoring”, è responsabile di oltre la metà dei contagi sequenziati nell’estate 2025. Non ci sono prove di una maggiore severità rispetto ad altre linee di Omicron: i sintomi restano tipicamente respiratori, con febbre lieve, tosse secca, mal di gola, stanchezza e in alcuni casi raucedine.

Il vantaggio di Stratus sta nell’immunoevasione: grazie a mutazioni specifiche della proteina Spike (amminoacidi 478 e 487), riesce a eludere parzialmente la memoria immunitaria e a diffondersi più facilmente.

“In Lombardia – aggiunge Pregliasco – il 19% dei campioni monitorati riguarda il Covid. Vediamo anche un 6% di altri coronavirus stagionali e qualche raro caso di influenza”.

Fragili e malattie rare: le categorie più a rischio

Il nodo resta la protezione delle persone vulnerabili: immunocompromessi, malati cronici, anziani e chi convive con malattie rare che colpiscono cuore, polmoni o muscoli respiratori. Per loro, sottolineano le linee guida internazionali, il Covid resta un rischio concreto di ricovero e complicanze. In questi casi la prevenzione passa per vaccini aggiornati, accesso rapido agli antivirali e piani personalizzati concordati con il medico curante.

Vaccini e prevenzione: le novità per il 2025-2026

L’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato vaccini aggiornati contro le nuove sottovarianti, in linea con la strategia adottata negli ultimi anni. In Italia restano prioritarie le categorie fragili: anziani, persone con comorbidità, ospiti di RSA, operatori sanitari e donne in gravidanza.

Covid, i contagi tornano a crescere con la variante Stratus. Esperti: “Non allarmismo, ma prudenza per i fragili”
Vaccinazione

I dati mostrano che i vaccini adattati JN.1/XBB.1.5 proteggono ancora dalle forme gravi e riducono il rischio di long-Covid. È consigliata la co-somministrazione con l’antinfluenzale.

Lombardia: dall’1 ottobre al via la campagna antinfluenzale

In Lombardia la campagna per l’influenza partirà il 1° ottobre 2025: prima gli over 60, i malati cronici, i bambini e le donne in gravidanza. Le vaccinazioni saranno disponibili negli studi di medici e pediatri, negli ospedali e, dal 13 ottobre, anche nelle farmacie per i maggiorenni.

Contestualmente, chi ne ha diritto potrà ricevere anche i vaccini contro Covid, pneumococco ed herpes zoster.

Convivenza con il virus

Il quadro è chiaro: il Covid non è più l’emergenza sanitaria globale di un tempo, ma resta parte del nostro presente. Per la maggioranza delle persone si manifesta in forme lievi; per i fragili continua a rappresentare una minaccia da non trascurare.

“Convivere con il virus – conclude Pregliasco – non significa ignorarlo, ma gestirlo con consapevolezza. I farmaci antivirali per i vulnerabili e i vaccini restano strumenti essenziali. Non facciamo allarmismo, ma non abbassiamo la guardia”.