NUOVA CAMPAGNA

Covid, ecco la decisione sulla quarta dose agli over 60: ok dell'Ema

Moderna avrà pronto per settembre il suo vaccino bivalente, che funziona però solo per il ceppo di Wuhan e per Omicron 1. Pfizer invece ha pronto un vaccino aggiornato e tarato proprio su Omicron 5, ma per questo bisognerà attendere novembre.

Covid, ecco la decisione sulla quarta dose agli over 60: ok dell'Ema
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Era attesa per oggi la decisione dell’Ema sull’estensione della quarta dose agli over 60.

La decisione sulla quarta dose agli over 60

L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha detto sì: è arrivata un'indicazione precisa per la quarta dose da subito agli over 60.

La decisione sostenuta dalla commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides (in copertina):

"Non c'è tempo da perdere".

Poi toccherà ad Aifa e Ministero della Salute avallarla e in serata dovrebbe partire una circolare per allargare la quarta dose del vaccino contro il Coronavirus già da domani.

La pandemia rimonta a colpi di 100mila casi accertati al giorno (che sono ovviamente molti di più) e la strategia necessaria è duplice:

  • da un lato le regioni si attrezzano per ricavare posti Covid in più negli ospedali,
  • dall'altra si cerca di proteggere con la quarta dose (ovvero la seconda dose booster con lo stesso siero sviluppato da Pfizer and co. sulla base del primo virus di Wuhan) le persone che più hanno possibilità statistica di sviluppare la malattia in forma grave.

Non solo fragili: anche i guariti e i vaccinati da più di 120 giorni

Quindi: over 80 a prescindere (avrebbero dovuto farla tutti, siamo fermi al 20/25% circa), fragili senza limiti d'età, ma anche più ampiamente over 60 senza particolari fragilità. E, novità, anche i guariti da Covid-19 e i vaccinati con terza dose da più di 120 giorni.

Franco Locatelli

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ricorda che la risposta immunitaria generata dai vaccini oggi disponibili protegge largamente da malattia grave o pericolosa per la vita:

"Non ritardiamo una copertura aspettando i nuovi vaccini bivalenti, contenenti anche il ceppo virale oggi circolante oltre a quello originario. Sarebbe un grande errore".

"Omicron ha ridotta capacità di dare patologia polmonare grave. Ridotta non vuol dire assente. Smettiamo di minimizzare i rischi comparando l’infezione a quella di un virus influenzale. È profondamente sbagliato".

Ma in tanti aspetteranno l’autunno per ricorrere alla quarta dose

Nel frattempo, il ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni, chiedendo di ampliare tempestivamente l’offerta di posti letto, in vista di un aumento dei contagi Covid.

E parallelamente le regioni si preparano alla riapertura degli hub per ripartire con la nuova fase della campagna vaccinale.

Il problema è che in tanti aspetteranno l’autunno per ricorrere alla quarta dose, pensando quindi non a un secondo booster con le "vecchie" dosi, ma a un vero e proprio richiamo col nuovo vaccino bivalente in grado di intercettare anche le varianti Covid nel frattempo sviluppatesi.

Sì, ma Moderna avrà pronto per settembre il suo vaccino bivalente, che funziona però solo per il ceppo di Wuhan e per Omicron 1. Pfizer invece ha pronto un vaccino aggiornato e tarato proprio su Omicron 5, ma per questo bisognerà attendere novembre.

Il parere degli esperti, Da Bassetti a Crisanti ad Andreoni è unanime: immunodepressi, cardiopatici, chi ha problemi respiratori, devono fare assolutamente, e subito, la quarta dose.

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