Dopo l'emergenza è polemica

Ricciardi shock: "70mila morti Covid in meno se Milano e Napoli non avessero rifiutato il lockdown"

Il sindaco di Milano e l'ex primo cittadino di Napoli rispondono al consulente del Ministro Speranza e minacciano addirittura carte bollate.

Ricciardi shock: "70mila morti Covid in meno se Milano e Napoli non avessero rifiutato il lockdown"
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Covid, dopo l'emergenza è polemica sul lockdown non voluto da Milano e Napoli. Con il 31 marzo il Governo italiano ha dichiarato concluso lo stato di emergenza.

In attesa di capire se l'incubo Covid può considerarsi davvero concluso, di sicuro quelle che non cesseranno a breve sono le polemiche, come quelle a distanza che in queste ore stanno vedendo protagonisti il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, e i sindaci di Milano e Napoli, Beppe Sala (ancora in carica) e Luigi De Magistris.

Covid, i giorni della paura: quando Milano e Napoli dissero no al lockdown

Una polemica destinata ad avere forse un seguito a carta bollate perché in queste ultimissime ore il consulente del ministro Roberto Speranza, Walter Ricciardi non ha usato troppi giri di parole per "condannare" la linea d'azione della seconda e terza città d'Italia all'inizio della seconda ondata pandemia:

"Con un lockdown a ottobre 2020 avremmo evitato 70mila morti"

Le considerazioni di Ricciardi sono arrivate nell'ambito di un'intervista al Mattino di Napoli dove il consulente del Ministero della Salute ha ripercorso questi due anni di pandemia.

"Lockdown? No grazie", la lettera al ministro

E nella lunga chiacchierata con il quotidiano campano ha espresso la sua amarezza per come è stata gestita la fase emergenziale della seconda ondata Covid.

Dichiarazioni che, come detto, potrebbero anche avere un seguito a carte bollate:

"La soluzione più logica era un lockdown, ma i sindaci di Milano e Napoli si opposero strenuamente a questa eventuale decisione, scrivendo direttamente al ministro"

Il resto, secondo il docente di Igiene all'Università Cattolica è quasi storia dopo che nel marzo 2020 l'Italia aveva conosciuto la parola lockdown:

"Ci sono stati 70mila morti, ci avevo visto giusto a proporre il lockdown, invece venni solo attaccato".

"Ricostruzione falsata", Sala e De Magistris non ci stanno

Sala (ancora alla guida di Milano) e De Magistris (che nel frattempo è stato avvicendato dal pentastellato Gaetano Manfredi alla guida di Napoli) non ci stanno e in queste ore hanno replicato a Ricciardi attraverso una nota congiunta:

"È destituita di ogni fondamento, e sarà valutata nelle opportune sedi, la ricostruzione fornita dal prof. Ricciardi in un'intervista pubblicata stamani da Il Mattino e ripresa da vari organi di stampa"

E ancora:

"La nostra attività e il nostro impegno sono sempre stati protesi alla massima collaborazione istituzionale, ribadita e sottolineata con forza nella nostra lettera al Ministro Speranza. Nessuna strenua contrarietà, come afferma Ricciardi, ma anzi la massima disponibilità al dialogo e al lavoro comune su temi molto complessi e dagli effetti potenzialmente drammatici, come scrivevamo nella nota al Ministro cui spettava, come si sa, assieme alle regioni, ogni decisione in merito"

Covid, la lettera al ministro del 28 ottobre 2020

Tanto che nella nota stampa congiunta è stata allegata proprio la lettera che, come Comune di Milano e Comune di Napoli, Sala e De Magistris inviarono al ministro Roberto Speranza il 28 ottobre 2020:

"Caro Ministro,

abbiamo letto con preoccupazione le dichiarazioni rese ieri alla stampa dal Prof. Walter Ricciardi, consulente del Tuo Ministero per l'emergenza Covid19.

Sono dichiarazioni che toccano temi e problemi molto complessi e dagli effetti potenzialmente drammatici, tanto per la salute dei cittadini quanto per la vita sociale ed economica delle nostre città.

Con questa breve comunicazione siamo a chiederTi se tali dichiarazioni siano da attribuire solamente al pensiero del citato consulente, ovvero se esprimano valutazioni Tue e del Ministero che guidi, e ancora se alla base di esse stiano informazioni o riflessioni ulteriori rispetto a quelle in nostro possesso.

Certi di un Tuo riscontro e confermando la nostra massima disponibilità al dialogo e al lavoro comune in questa fase così complessa e delicata, Ti salutiamo molto cordialmente".

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