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Cosa vuol dire l'anguria sui social (e cosa c'entra la Palestina)

Il richiamo ai colori della bandiera, ma non solo, lega l'anguria alla Palestina

Cosa vuol dire l'anguria sui social (e cosa c'entra la Palestina)
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Avete notato anche voi negli ultimi tempi che in milioni di post sui social network compaiono delle angurie (sotto forma di emoji o foto)? Se ci avete fatto caso vi sarete di certo chiesti perché, dato che siamo abbastanza lontani dall'estate, stagione in cui questo gustoso frutto viene amato da quasi tutti. E allora, perché tutte queste angurie? C'entra... la guerra tra Israele e Palestina. Sì, perché l'anguria sui social è diventata un simbolo di sostegno alla causa palestinese.

Perché l'anguria è diventata simbolo della Palestina sui social

Di primo acchito viene da collegare i colori della fetta d'anguria tagliata (rosso, verde, bianco e nero) a quelli della bandiera palestinese. E in effetti una prima spiegazione è proprio quella.

Ma c'è molto di più. Il frutto è coltivato da secoli in Palestina, dove è considerato simbolo di fertilità e abbondanza.

"E se volessi solo dipingere un'anguria?"

Un episodio significativo risale al 1979 e riguarda l'artista Issam Badr. Quel giorno l'esercito israeliano fece irruzione nella Gallery di Ramallah per chiudere una mostra dell'artista perché esponeva opere considerate politiche perché utilizzavano i colori della bandiera palestinese. La risposta di Badr fu:

"E se volessi solo dipingere un'anguria?".

Ma i soldati risposero che sarebbe stata confiscata pure quella.

L'articolo sul NY Times

Nel 1993 a consolidare il simbolismo dell'anguria ci ha pensato il giornalista John Kifner in un articolo sul New York Times dopo che Israele (a seguito degli accordi di Oslo) aveva revocato il divieto di mostrare la bandiera palestinese.

"Nella Striscia di Gaza, dove una volta i giovani venivano arrestati per aver portato angurie a fette – mostrando così i colori palestinesi rosso, nero e verde – i soldati stanno a guardare, con disincanto, mentre i cortei avanzano sventolando la bandiera un tempo vietata".

La ribellione ai coloni del 2021

L'anguria è tornata poi in uso massiccio nel recente passato. Siamo nel 2021, già in piena epoca social. Un Tribunale israeliano decreta che le famiglie residenti nel quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est avrebbero dovuto lasciare le loro case per far posto ai coloni. Sui social monta la protesta e in molti utilizzano l'anguria per dare sostegno alle famiglie "sfrattate".

Fino ai giorni nostri, quando in molti sono tornati a utilizzare l'anguria per sostenere la popolazione palestinese.

 

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