Grandi novità in arrivo

Cosa sono le nuove community di WhatsApp e cosa fanno in più rispetto ai gruppi

Ma non solo: sarà possibile creare sondaggi nelle chat e saranno incrementati i partecipanti a videochiamate e gruppi.

Cosa sono le nuove community di WhatsApp e cosa fanno in più rispetto ai gruppi
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WhatsApp cambia ancora e si arricchisce di nuove funzioni. Sul sistema di messaggistica più utilizzato al mondo arrivano le community. Ma ci sono in cantiere anche tante novità su videochiamate, gruppi, sondaggi all’interno degli stessi e nuove funzioni per la tutela della privacy.

WhatsApp, arrivano le community

A illustrare la novità in arrivo è stato direttamente Mark Zuckerberg:

"Abbiamo lavorato sodo nel corso dell’anno ora tutte le nuove funzioni saranno disponibili a tutto il mondo nei prossimi mesi".

Ma cosa sono queste community? Si tratta  di una sorta di "chat di gruppo per i gruppi". Potranno essere create da ciascun utente, partendo da zero o aggiungendo gruppi esistenti. Gli amministratori possono inviare aggiornamenti a tutti i membri, mentre gli altri potranno reperire le informazioni passando agevolmente da un gruppo all’altro. L’opzione apparirà in alto per chi possiede un dispositivo Android, in basso per chi ha iOS.

In sostanza, le funzioni che possono attribuirsi alle community sono le seguenti:

  • Riunire gruppi separati sotto un unico "ombrello"
  • Ricevere gli aggiornamenti inviati all'intera comunità
  • Organizzare facilmente gruppi di discussione più piccoli su particolari argomenti
  • Permettere agli amministratori di inviare messaggi di annuncio a tutti i membri della community

A chi possono essere utili

A chi potrebbero servire le community? Secondo Zuckerberg le community possono essere molto utili per gruppi di lavoro, team di studio, vicinati, scuole e uffici.

WhatsApp ha fatto l’esempio di una scuola e dei genitori degli alunni: ci sono cose che vanno comunicate a tutti, altre che vanno comunicate solo ai genitori dei ragazzi di tutte le quarte o le quinte, altre ancora che vanno comunicate solo ai genitori degli alunni di una classe.

Le comunità WhatsApp servono proprio a questo: man mano che il figlio, iscritto in terza A, cresce il genitore può abbandonare il gruppo dei ragazzi delle terze e passare a quello dei ragazzi delle quarte, mentre l’amministratore della comunità può semplicemente cambiare il nome del gruppo "terza A" in "quarta A".

Il preside o la segreteria, però, potranno comunicare in un baleno con un annuncio collettivo a tutti i genitori di tutti gli alunni che la scuola resterà chiusa per le vacanze di Natale.

Un altro impiego ipotizzato dal presidente di Meta è quello in ambito lavorativo. Ad esempio, potrebbe essere uno strumento utile alle aziende, che potrebbero creare nuove modalità di comunicazione interna, dividendo le chat in sottogruppi legati a reparti o progetti da seguire, di modo che un dipendente possa tenersi sempre aggiornato sulle attività del suo settore, ma i responsabili possano invece inviare comunicazioni a tutti utilizzando la stessa community.  

Non mancherà comunque qualcuno che storcerà il naso. Chi, infatti, non ha almeno una volta sbottato contro le decine di messaggi che arrivano nei gruppi della scuola? Ecco, ora potrebbero essere molti di più...

Le altre novità

Ma WhatsApp ha in serbo anche altre novità. Ecco cosa succederà a breve:

  • Ci sarà la possibilità di creare sondaggi nelle chat
  • Il numero di partecipanti a un gruppo passerà dagli attuali 512 a 1024 utenti
  • Anche il limite massimo di partecipanti alle videochiamate sarà aumentato, arrivando sino a un massimo di 32 utenti collegati contemporaneamente

La privacy

Grande attenzione sarà data alla privacy, che spesso ha rappresentato il tallone d'Achille per l'intera azienda di Zuckerberg (vedasi il caso dei dati di Facebook).

Le community saranno protette da una crittografia end-to-end,  un sistema di comunicazione cifrata nel quale solo le persone che stanno comunicando possono leggere i messaggi. Una novità interessante per la privacy è rappresentata dall’ultimo accesso. Chi potrà vedere la data e l’orario dell’ultimo ingresso nell’app potrà essere differenziato nelle opzioni in  ”Tutti”, “nessuno”, “solo i miei contatti” e “solo i miei contatti tranne...”, per specificare qualche eccezione. Quest’ultima opportunità era stata richiesta dagli utenti già da diverso tempo.

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