Da Prima Verona

Cosa ha detto Giorgia Meloni al Vinitaly

Le parole della presidente del Consiglio alla rassegna veronese

Cosa ha detto Giorgia Meloni al Vinitaly
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Dopo l'apertura di domenica 14 aprile 2024, oggi è il giorno di Giorgia Meloni al Vinitaly. La premier ha visitato in tarda mattinata la celebre rassegna veronese, che quest'anno vede la presenza di oltre 4mila cantine da tutta Italia e da 30 nazioni

Giorgia Meloni al Vinitaly

La visita in realtà era prevista per l'inaugurazione, ma le vicende internazionali (con l'attacco dell'Iran a Israele) hanno convinto la premier a rimandare di un giorno.

Al suo arrivo questa mattina, dunque, è stata accolta all'entrata della fiera dai ministri Lollobrigida, Valditara e Santanchè, dal presidente del Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Verona, Damiano Tommasi.

L'importanza dell'agricoltura e del giusto prezzo, l'istruzione tecnica che non è di serie b, il liceo del made in Italy, la preoccupazione per quanto sta accadendo nel mondo: questi i temi che la Premier ha toccato, con uno sguardo anche alle questioni politiche con la riforma dell'autonomia che aspetta il voto in aula alla Camera il prossimo 29 aprile 2024.

Cosa ha detto Giorgia Meloni al Vinitaly

“Chi pensa che bisogna cacciare l'uomo per difendere l'ambiente - ha dichiarato la Meloni - immagina un mondo che non esiste. Nel mondo reale abbiamo bisogno dell'opera dell'uomo, per difendere la natura e la nostra capacità di trasmetterla alle giovani generazioni. Il ministro Lollobrigida faceva riferimento all'Europa che noi abbiamo cercato di smontare, che stiamo cercando di smontare, chi ha pensato che si potesse difendere la natura non tenendo conto del lavoro degli agricoltori o addirittura pensando di farlo contro di loro, non sapeva di cosa stava parlando, perché gli agricoltori sono i primi bioregolatori e noi dobbiamo ricordarci che per difendere l'ambiente è fondamentale l'opera dell'uomo”.

“Abbiamo aumentato le risorse per l'agricoltura - ha proseguito la Premier - e portato avanti delle battaglie in Europa per le quali l'Italia ha avuto il coraggio di porre delle questioni e piano piano tante altre nazioni hanno cominciato a seguirci, perché quando dici cose serie, di buon senso, quando sei pragmatico e credibile, è possibile che tu possa fare da apripista”.

Il comparto del vino

All'inaugurazione, invece, ha parlato il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

“Inauguriamo questo Vinitaly dopo una notte difficile. Penso che, mai come in questo momento, sia necessario fare un appello alla responsabilità, alla prudenza e al lavoro di tutte le istituzioni nazionali e internazionali per arrivare alla pace. Ringrazio il governo che si sta attivando. Mi auguro che anche da questa manifestazione di caratura internazionale si possa lavorare per donare ai nostri figli un mondo di pace e di amicizia tra i popoli. Quello del vino è un comparto identitario incredibile. Ogni vino, infatti, ha una sua tradizione e storia ma è anche un alimento universale”.

Nel suo intervento Fontana ha ringraziato anche gli operatori nazionali e internazionali presenti in fiera, oltre alle istituzioni che hanno contribuito alla crescita di Vinitaly facendolo diventare un orgoglio non solo per i veronesi ma per tutti gli italiani.

 

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