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Cosa è la donazione samaritana, che ha permesso di salvare tre vite con un rene

Con la donazione di un rene da vivente a uno sconosciuto si è innescata una catena virtuosa che ha permesso di effettuare tre trapianti

Cosa è la donazione samaritana, che ha permesso di salvare tre vite con un rene
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Dal 2019, prima del Covid, non succedeva. Stiamo parlando della cosiddetta donazione samaritana, che ha permesso di salvare tre vite con un rene, innescando una concatenazione di virtuosa generosità. Di fatto parliamo della donazione di un organo da parte di un vivente a una persona sconosciuta, senza conoscere nulla di lei.

E' successo nei giorni scorsi tra Padova, Bologna e L'Aquila.

La donazione samaritana che ha permesso di salvare tre vite

Scontato capire che il nome sia derivato dalla celeberrima parabola del buon samaritano, che mette in risalto la misericordia e la compassione da mostrare verso il nostro prossimo, chiunque esso sia.

Ed è proprio questo il caso. Il Centro Nazionale Trapianti ha annunciato che la donazione di un rene, da parte di una persona di buon cuore, ha permesso di salvare tre vite, negli ospedali di Padova, Bologna e L’Aquila. Un risultato possibile perché la prima donazione ha innescato una reazione a catena: il rene del donatore anonimo è stato trapiantato a un paziente che aveva un donatore vivente disponibile, ma non compatibile, che quindi ha donato a sua volta ad un altro paziente che aveva un potenziale donatore vivente anche esso incompatibile il proprio, e così facendo il rene finale è andato a finire a una persona in lista per il trapianto di rene da molto tempo.

Guarda il servizio di Tv7, televisione del gruppo Netweek:

Tre trapianti in contemporanea

Nei tre ospedali in perfetta simultaneità sono avvenuti i trapianti: al mattino sono stati fatti i prelievi sui donatori viventi, poi i reni sono stati portati da un ospedale all'altro dalla polizia stradale con le Lamborghini per il trasporto di organi, e nel pomeriggio dello stesso giorno sono stati trapiantati nei rispettivi riceventi, che stanno tutti bene.

Complessivamente, per queste operazioni, hanno lavorato 110 operatori sanitari tra medici, infermieri, psicologi, biologi, personale del centro trapianti e dei coordinamenti regionali.

La donazione samaritana è stata autorizzata in Italia nel 2010, e da allora si contano nove casi, che hanno generato però 29 trapianti complessivi.

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