il decalogo dei pediatri

Cosa devo fare se mio figlio è positivo al Covid

La Società italiana di pediatria (Sip) ha stilato le 10 regole d'oro per aiutare i genitori nella gestione della positività dei più piccoli.

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La Società italiana di pediatria (Sip) ha stilato un vero e proprio decalogo per la gestione a casa del bambino e dell'adolescente positivo al Covid. Indicazioni preziose a tutto tondo: dalle cure e i farmaci da prendere o da non prendere, agli esami cui sottoporre i figli, fino all'eventualità di ricorrere al pronto soccorso. Dieci regole messe a punto dal Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Sip per aiutare i genitori a orientarsi nella gestione della malattia, ma anche per evitare i rischi del 'fai da te'. Per ogni dubbio è importante fare riferimento al proprio pediatra/medico di fiducia.

Cosa devo fare se mio figlio è positivo al Covid

Non solo Dad e quarantena. Tra le preoccupazioni principali dei genitori c'è anche come affrontare la possibilità che il proprio figlio abbia contratto il Covid. E così i pediatri italiani hanno predisposto un utile decalogo per rispondere a tutte le domande di mamme e papà.

Il decalogo dei pediatri

Vediamo insieme i comportamenti corretti da tenere.

1. Nei casi asintomatici di infezione da Sars-CoV-2 non è indicata alcuna terapia e nella maggioranza dei casi in età pediatrica e adolescenziale è raccomandata la sola terapia sintomatica con paracetamolo o, se il bambino non è disidratato, con ibuprofene;

2. In caso di sintomi respiratori che richiedono terapia inalatoria con broncodilatatori e/o cortisonici, è da preferire il distanziatore all'apparecchio per aerosolterapia per ridurre la diffusione di particelle virali nell'aria;

3. In caso di diarrea o vomito, va assicurata una corretta idratazione con soluzioni reidratanti orali. Non è dimostrata l'utilità della somministrazione di specifici preparati vitaminici;

4. non è indicata la terapia antibiotica se non in presenza di una verosimile complicanza batterica. In particolare, non è indicato l'uso a scopo terapeutico dell'azitromicina;

5. evitare di portare in pronto soccorso pazienti pediatrici con sintomi lievi suggestivi di Covid o senza sintomi per il solo fatto di aver avuto contatti con positivi. Invece, in presenza di difficoltà respiratoria, dolore toracico persistente, cianosi, alterazione dello stato di coscienza e oliguria (diminuzione dell'escrezione di urina), non ritardare l'accesso al pronto soccorso.

6. Il ricovero è raccomandato in caso di malattia da moderata a grave, nel lattante febbrile di età inferiore ai 3 mesi e in caso di difficoltà di gestione del bambino da parte della famiglia;

7. l'esecuzione di esami radiologici (radiografia, ecografia o Tc) va considerata solo nei bambini e negli adolescenti con sintomi moderati-gravi;

8. solo nei bambini ricoverati con condizioni cliniche moderate-gravi, con polmonite e progressione nel deterioramento della funzionalità respiratoria, sindrome da distress respiratorio acuto (Ards) o condizioni cliniche che rientrano nella diagnosi della Mis-C, alla terapia di supporto va considerata l'aggiunta di una terapia immunomodulante (con corticosteroidi e immunoglobuline), farmaci biologici e di una profilassi antitrombotica con eparina;

9. quarantena e tracciamento dei contatti stretti con la loro sorveglianza sono fondamentali per interrompere la catena di trasmissione del virus;

10. la vaccinazione contro il Covid è raccomandata in tutti i bambini e gli adolescenti a partire dai 5 anni di età. Negli adolescenti dai 12 anni di età, oltre al ciclo vaccinale primario con due dosi, è raccomandata una dose di richiamo a distanza di 4 mesi dalla seconda dose.

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