COVID-19

Cosa ci costa dar retta all'Oms che dice di usare le mascherine al chiuso o in luoghi affollati?

Una regola di buon senso: le abbiamo usate per mesi, non si capisce perché non dovremo farlo più (per proteggere gli altri se abbiamo sintomi o per difendere noi stessi)

Cosa ci costa dar retta all'Oms che dice di usare le mascherine al chiuso o in luoghi affollati?
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Covid 19 tra atteggiamenti di prudenza, precauzioni e "liberi tutti".

Ecco perché in queste l'orientamento dell'Organizzazione mondiale della sanità è destinata a far discuter e riaccendere il dibattitto tra chi vuole archiviare anche nel modo di vivere quotidiano il Coronavirus e chi invece ritiene sia giusto osservare ancora un atteggiamento prudente.

L'Oms e le ultime indicazioni sul Covid

E particolare attenzione è concentrata in queste ore sui dispositivi di protezione. In primis, su questa linea c'è l'Oms.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha aggiornato le indicazioni relative alle "precauzioni quotidiane" della popolazione, le mascherine "continuano ad essere uno strumento fondamentale per contrastare i contagi da Covid 19".

La raccomandazione sulle mascherine

Davanti all'attuale diffusione del virus, per l’Oms, infatti, i dispositivi di protezione "sono consigliati a seguito di una recente esposizione al virus, quando si ha o si sospetta di avere contratto il Covid e per chiunque si trovi in uno spazio affollatochiuso o scarsamente ventilato".

Sono queste le raccomandazioni più incisive contenute nella nota diffusa dall’istituto della salute dell'Onu.

La "fotografia" a gennaio 2023

Con il nuovo anno di fronte alla possibilità di varianti e nuove possibili varianti, i fattori da considerare sono:

  • le tendenze epidemiologiche locali o l’aumento dei livelli di ospedalizzazione
  • i livelli di copertura vaccinale e di immunità nella comunità e il contesto in cui si trovano le persone

Del resto, sull'uso delle mascherine si era discusso e parecchio anche nei mesi scorsi.

Le considerazioni sull'isolamento

Per quanto riguarda, invece, i giorni di isolamento (tema dibattutissimo e al centro di numerose polemiche), l’Oms ha evidenziato nelle sue "linee guida" il consiglio che "un paziente Covid possa essere dimesso dall’isolamento in anticipo se risulta negativo a un test antigenico rapido".

Senza test, per i pazienti con sintomi, l’Oms suggeriscono invece 10 giorni di isolamento dalla data di insorgenza dei sintomi.

Per coloro che risultano positivi al Covid ma non presentano alcun segno o sintomo, l’agenzia suggerisce ora 5 giorni di isolamento (la stessa disposizione attualmente in vigore nel nostro Paese).

La situazione in Italia

Una fotografia di prudenza che per molti varrebbe la pena assecondare anche a fronte dell'attuale situazione in Italia dove i contagi sono nella norma e un atteggiamento di attenzione dovrebbe contribuire a scongiurare nuove ondate o una recrudescenza del virus soprattutto per quanto concerne la pressione ospedaliera e in particolare sui ricoveri in terapia intensiva.

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