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tra polemiche e aspettative
Cop 28: Dubai si prepara al grande evento sul clima tra prestigiose presenze (e pesanti assenze)
Non saranno presenti Papa Francesco, costretto a rinunciare per motivi di salute, e Joe Biden. Giorgia Meloni in rappresentanza dell'Italia
Il sipario si alzerà giovedì 30 novembre 2023, a Dubai, per la ventottesima edizione della Conferenza delle parti delle Nazioni Unite sul clima, meglio nota come Cop28. L'evento, che vedrà la partecipazione di un record di settantamila delegati, segna un momento epocale per gli Emirati Arabi Uniti, che ospiteranno il summit climatico internazionale per la prima volta. Fra polemiche, grandi nomi e altrettanto illustri defezioni, facciamo il punto.
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Cop 28 a Dubai: al via il 3o novembre
Con ben 198 Stati pronti a prendere parte ai negoziati, la Cop28 ha un compito delicato, soprattutto dopo l'accordo sul fondo per perdite e danni siglato l'anno scorso a Sharm el Sheikh, in Egitto. Le attese sono ora rivolte ai dettagli operativi che verranno delineati durante l'evento di Dubai.
Grande focus sul global stocktake, il primo esame approfondito dell'accordo di Parigi del 2015, che verrà ufficialmente avviato il 30 novembre, con due settimane di intense trattative presso l'Expo della città emiratina, ora sotto il controllo delle Nazioni Unite.
Nato nel 1992 dalla Conferenza di Rio, l'obiettivo della Cop è sempre stato quello di radunare Paesi di tutto il mondo per affrontare la sfida delle emissioni di gas serra. Nonostante i cambiamenti nel panorama globale, con la Cina e l'India in ruoli di maggior rilievo, le dinamiche e gli oneri dei trattati rimangono ancorati agli standard degli anni Novanta.
Accordi complessi
La complessità di questo raduno planetario, che coinvolge oltre centottanta paesi con decine di negoziatori ciascuno, è difficile da cogliere appieno. Gli sherpa, esperti diplomatici che preparano i negoziati, giocano un ruolo cruciale nel plasmare le posizioni, spesso molto distanti tra loro. Il voto finale avviene attraverso il consenso, evitando l'approvazione a maggioranza, e le decisioni sono vincolanti solo in assenza di opposizioni evidenti.
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Le polemiche
La location dell'evento, Expo City a Dubai, ospiterà la Blue Zone per i negoziatori e la Green Zone dedicata alla società civile. Con novanta ristoranti e caffè pronti a servire 250.000 pasti al giorno, gli organizzatori promettono un impegno concreto per contenere il riscaldamento entro 1,5 gradi, riflettendo tale impegno anche nei menu calorici preliminari.
Nonostante il contesto di un paese produttore di petrolio, con il presidente Sultan Ahmed Al Jaber, CEO della Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), alla guida, le scelte di leadership sono oggetto di contestazioni da parte degli attivisti.
Grandi nomi (e grandi assenti)
Un'assenza significativa sarà quella di Papa Francesco, che ha dovuto annullare il suo viaggio a Dubai per la Cop28 a causa di motivi di salute. I medici hanno consigliato di evitare il viaggio, nonostante un miglioramento generale delle condizioni del Santo Padre.
La Cop28 vedrà la partecipazione di oltre 70.000 delegati, tra cui leader mondiali come il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e, per la prima volta, il re del Regno Unito Carlo III.
A rappresentare l'Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, pronta a intervenire nella due giorni di "alto livello" il 1° e il 2 dicembre, con focus su sistemi alimentari e adattamento ai cambiamenti climatici.
Fra i grandi assenti, invece, figurano i presidenti degli Stati Uniti, Joe Biden, e della Cina, Xi Jinping, che non parteciperanno all'importante appuntamento.
