Contro chi imprechiamo di più e quali sono le città dove si dicono più parolacce
I più "sboccati" sono i cittadini di Venezia. Gli italiani, poi, se la prendono parecchio con loro stessi
A tutti capita di imprecare e dire parolacce. Vuoi per un qualcosa che va storto, vuoi perché sul lavoro c'è un collega o il capo che ti fa arrabbiare, vuoi come intercalare. E c'è anche chi è riuscito a stilare una classifica delle città italiane dove si dicono più parolacce. E' la piattaforma Preply (clicca qui per lo studio completo), che ha analizzato il comportamento degli italiani.
Venezia è la città dove si dicono più parolacce
A sentire alcuni dei nostri connazionali parlare verrebbe difficile crederlo, ma gli italiani sono ben indietro nella classifica: ciascuno di noi in media impreca 8,91 volte al giorno. Decisamente meno dei britannici (10,46) e degli americani, veri e propri "campioni" di questa "specialità", con 21 imprecazioni al giorno.
Venezia è la città che detiene il record negativo, con 19 imprecazioni al giorno, seguita dal secondo posto di Brescia e Padova, a quota 17 e Genova, con 14.
Stupisce il contrasto per quanto riguarda Venezia, una delle capitali culturali del nostro Paese. A dare una spiegazione potrebbe essere anche il fatto che essendo una città frequentatissima e piena di turisti (anche stranieri) è soggetta a maggiori disguidi linguistici. Colpiscono anche le altre città sul podio, ben più avanti di centri più popolati e caotici, come Milano e Roma, rispettivamente quinta e settima.
Imprecano di più gli uomini
Un dato che invece non stupisce è quello di genere: gli uomini imprecano molto più delle donne, 11,6 contro 6,3 volte al giorno. E anche per quanto riguarda l'età c'è poco da sorprendersi: i più "sboccati" sono i giovani, 14 volte al giorno tra i 16 e i 24 anni; 8,5 tra i 25 e i 34 anni; 8,6 tra i 35 e i 44 anni e solo 3,9 tra gli over 55.
Dove diciamo più parolacce
L'esperienza di ciascuno lo insegna: ci sono luoghi e situazioni che ci espongono maggiormente alla possibilità di esprimersi con imprecazioni e parolacce. Gli italiani “si sfogano” più che altrove in casa (nel 34,05% dei casi), durante le uscite con amici (17,46%) e mentre sono alla guida (16,76%).
Dalla classifica emerge che non in tutte le città ci si arrabbia nello stesso posto. A Catania, ad esempio, è più facile che si imprechi a casa, mentre a Genova capita più spesso con gli amici. I tarantini imprecano più spesso alla guida, a Venezia sul lavoro, mentre a Parma, a detta dei residenti, non esiste un luogo in particolare in cui succede.
Quando diciamo meno parolacce
Allo stesso modo, ci sono situazioni e contesti in cui ci si contiene di più. Ad esempio in presenza dei bambini (78,31%) o di un proprio superiore (74,71%).
Gli abitanti di Taranto e Palermo preferiscono non imprecare in presenza di sconosciuti o a tavola; a Torino, Parma e Venezia evitano di farlo davanti ad anziani e bambini o in presenza di un superiore.
Contro chi imprecano di più gli italiani
A sorprendere poi è anche il dato su una certa "autocritica". Gli italiani imprecano maggiormente contro... se stessi. E' il 21,07% dei casi. A seguire sono le parolacce senza destinatario il 17,27%. A seguire, gli amici (17,17%), i collaboratori (11,22%), il partner (10,83%), altri (9,17%), sorelle e fratelli (7,80%) e, all’ultimo posto, i genitori (5,46%).
Chi se la prende maggiormente con se stesso? I genovesi. Nel capoluogo ligure è comportamento diffuso prendersela con sé stessi (31,03%), con gli amici o con altri non meglio specificati (entrambi al 24,14%). La maggior parte dei residenti di Messina, invece, non si arrabbia con qualcuno in particolare (35%), mentre a Modena collaboratori e partner sono le “vittime” preferite (rispettivamente il 23,53% e il 29,41%). A Taranto e Trieste, le imprecazioni restano in famiglia: i tarantini si arrabbiano con sorelle e fratelli (22,22%) e i triestini con i genitori (11,11%).