Conad richiama Grana Padano grattugiato: possibile presenza di microplastiche
Ecco come comportarsi se si è in possesso del prodotto e come ottenere il rimborso o il cambio merce
Possibile presenza di micro-frammenti di plastica in un lotto di Grana Padano: Conad corre ai ripari e richiama il prodotto. Ecco i lotti interessati e tutti i dettagli di questa allerta alimentare.
Frammenti di plastica nel Grana Padano: Conad ritira il lotto
Conad ha segnalato sul proprio portale, dedicato agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori, il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di Grana Padano DOP grattugiato per la possibile presenza di micro-frammenti di plastica rilevati durante controlli interni.
Il prodotto in questione è venduto in vaschette da 150 grammi, con il numero di lotto 24149 e la data di scadenza 15/07/2024. Il Grana Padano richiamato è stato prodotto dall’azienda Ambrosi Spa, (IT 03 159 CE - autorizzazione Consorzio BS10/91) nello stabilimento attivo di Bologna, in via Michelino 59.
Restituzione e rimborso
In via cautelativa, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del Grana Padano grattugiato richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto. E' possibile richiedere il rimborso.
Sempre all’interno del suo avviso, Conad specifica:
“I consumatori in possesso delle confezioni sopra indicate sono pregati di non consumare il formaggio e di restituirlo al punto vendita d’acquisto per una sostituzione o un rimborso – si legge – Nonostante la presenza di tali frammenti non costituisca un rischio per la salute e la problematica interessi solo una parte della produzione, invitiamo comunque i clienti che fossero in possesso del prodotto appartenente al medesimo lotto a riportarlo al punto di vendita Conad dove è stato acquistato, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso”.
L’avviso si chiude poi con la catena della grande distribuzione che si scusa con i consumatori per il disagio arrecato.