Il mese del digiuno

Come si dice buon Ramadan in arabo e le cose che è meglio non chiedere a un amico musulmano

In Italia i musulmani sono circa 2,7 milioni. Vediamo come fare gli auguri a un amico o un collega per questo periodo speciale

Come si dice buon Ramadan in arabo e le cose che è meglio non chiedere a un amico musulmano
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Il Ramadan 2023 sta per cominciare. Il mese sacro di ogni fedele musulmano inizierà tra mercoledì 22 marzo e giovedì 23 marzo 2023 e si concluderà tra venerdì 21 e sabato 22 aprile 2023. Un periodo di cui sappiamo alcune cose ma ne ignoriamo molte altre. E allora facciamo un piccolo "ripasso" e scopriamo cosa succede durante il Ramadan, come dire buon Ramadan in arabo e le cose che è (o sarebbe) meglio non chiedere a un amico o un collega musulmano.

Quando inizia il Ramadan 2023

Il Ramadan non cade mai in una data fissa. Il calendario islamico si basa sul ciclo lunare e questo comporta che il mese sacro "retroceda" di una decina di giorni l'anno. Dura 29 o 30 giorni a seconda del periodo in cui cade. 

Il Ramadan è il nono mese del calendario lunare islamico e secondo la religione musulmana è proprio in quel mese in cui oltre 1.400 anni fa il profeta Maometto rivelò i primi versi del Corano.

Il digiuno durante il Ramadan

La cosa che conosciamo tutti quanti del Ramadan è il digiuno. Un sacrificio piuttosto importante: i musulmani infatti si astengono dal mangiare e dal bere (ma anche dal fumare e dall'avere rapporti sessuali) dalla preghiera dell'alba (Fajr) a quella del tramonto (Maghrib).

In molti Paesi a maggioranza musulmana, l'orario di lavoro è ridotto e la maggior parte dei ristoranti è chiusa durante le ore di digiuno.

Quando capita in periodi più caldi - a volte in estate inoltrata - è sicuramente più faticoso che in altri.

Ci sono poi alcune eccezioni: non è tenuto al digiuno chi è in viaggio e chi è malato (in sostanza, chi potrebbe accusare problemi di salute), ma anche le donne in gravidanza e quelle che hanno il ciclo.

Come dire buon Ramadan in arabo

In Italia ci sono circa 2,7 milioni di musulmani, pari a poco meno del 5% della popolazione residente. E dunque sarà abbastanza facile avere un amico, un collega, un compagno di scuola o un vicino di casa musulmano.

Posto che se dovessimo dire buon Ramadan non si offenderebbe nessuno, imparare a dirlo in arabo potrebbe essere un segnale particolarmente gradito. Uno dei modi più semplici è dire Ramadan Kareem ( in arabo: رَمَضان كَريم ) che significa "Che il Ramadan ti sia generoso), oppure Ramadan Mubarak (in arabo رمضان مبارك ).

Cosa non chiedere a un musulmano che sta facendo il Ramadan

Fare domande è ovviamente lecito, e sicuramente i musulmani che sono da tempo in Italia se ne saranno già sentite fare parecchie. Ma ci sono alcune cose che sarebbe meglio non dire o non fare. Ad esempio insistere per un invito a pranzo o per un caffè nell'orario di digiuno. Sul lavoro, poi, organizzare riunioni o meeting con buffet potrebbe essere visto come una scortesia.

Anche chiedere "ma davvero non puoi mangiare nulla?" o "ma neppure un sorso d'acqua?" sono domande che si possono evitare. Non tanto perché il nostro interlocutore si possa offendere, ma piuttosto perché saremmo l'ennesima persona che rivolge la stessa domanda, che peraltro ha una risposta scontata.

Se poi vediamo una persona che mangia o beve durante l'orario di digiuno, potrebbe essere indelicato farlo notare chiedendo il perché. Come spiegato prima, infatti, potrebbe essere una donna con il ciclo oppure una persona che ha problemi di salute.

Il Ramadan è infine un periodo di grande socialità per la comunità musulmana. Dunque se un amico dovesse invitarci a cena sarebbe cosa molto gradita accettare, anche per conoscere in maniera più approfondita  alcuni aspetti di un'altra cultura.

 

 

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