BILANCI IN AFFANNO

Come i Comuni stanno risolvendo il problema del caro-bollette (e del rischio default)

Si pensa ad esempio a sistemi intelligenti che spengano l'illuminazione per lo più nel cuore della notte e nelle zone meno frequentate, lasciando i punti sensibili accesi.

Come i Comuni stanno risolvendo il problema del caro-bollette (e del rischio default)
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I costi dell’energia salgono alle stelle e i Comuni (ma vale anche per Province e Regioni) sono costretti a fare i conti col caro-bollette: tutti i bilanci sono in affanno e per evitare il default, da qualche parte bisogna cercare di risparmiare.

Come i Comuni stanno affrontando il caro-bollette

Va bene (anzi no!) tagliare sulla Cultura, su investimenti e servizi non essenziali… ma il problema è che i conteggi sono così drammatici che tocca metter mano anche a spese ben più pratiche, come ad esempio l’illuminazione stradale o il trasporto pubblico.

Si prospetta all’orizzonte un inverno durissimo per le amministrazioni locali… Basti pensare che Treviso, in Veneto, lascerà parcheggiati fino a settembre gli autobus pubblici a metano, perché finora ha già speso 3 milioni in più rispetto allo scorso anno.

La necessità aguzza l’ingegno e molti Municipi stanno elaborando soluzioni creative per trovare la quadra. In tutto ciò, la tecnologia potrebbe giungere in soccorso a molti.

La tecnologia in soccorso: alcuni esempi in Veneto

Rimanendo in Veneto, per esempio, c’è un Comune, Albignasego, nel Padovano, che ormai da tempo ha già deciso di spegnere un lampione sì e uno no lungo le strade per dimezzare i costi, rinunciando a parte dell’illuminazione pubblica.

Il Comune di Belluno invece ha addirittura deciso di spegnerli tutti, i suoli lampioni, ma solo dalle 2.30 del mattino fino alle 5.

E poi c'è Camposampiero, Comune sempre nel Padovano, che ha commissionato uno studio sui consumi per riprogrammare l’illuminazione pubblica in maniera intelligente.

L’incarico a una società specializzata prevede di elaborare un sistema di spegnimenti programmati, per lo più nel cuore della notte (come a Belluno) e nelle zone meno frequentate, lasciando i punti sensibili accesi. L'idea è di partire dall'area industriale, da alcune strade periferiche, per poi arrivare al centro.

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