Allerta di Aifa

Collirio ritirato dal mercato: quali sono i lotti a cui fare attenzione

Se lo avete acquistato non utilizzatelo e restituitelo

Collirio ritirato dal mercato: quali sono i lotti a cui fare attenzione
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L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), a tutela della salute dei consumatori, ha disposto il divieto di utilizzo di alcuni lotti del medicinale Alfaflor collirio polvere e solvente per soluzione, dopo il parere non favorevole dell'Istituto Superiore di Sanità.

Collirio Alfaflor ritirato dal mercato

Il lotto interessato dal richiamo è il numero 222305 con scadenza  novembre 2025, prodotto dalla ditta Alfa Intes Industria Terapeutica Splendore Srl, di Casoria (Napoli).

Il provvedimento è stato adottato, come rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in attesa del completamento delle indagini da parte dell’azienda, a seguito delle analisi condotte nell’ambito del programma annuale di controllo della composizione dei medicinali per l’anno 2023, visto il parere non favorevole espresso dall’Istituto Superiore di Sanità sul medicinale.

L’azienda dovrà assicurare immediata comunicazione del divieto d’uso a tutti i destinatari del lotto in questione nel più breve tempo possibile e non oltre 48 ore dalla ricezione della comunicazione dell’Aifa. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuta comunicazione del divieto d’uso e in caso di mancato adempimento da parte dell’azienda interessata procederà al sequestro del lotto.

Cosa è Alfaflor e quando si usa

Alfaflor è un collirio contenente tre principi attivi: il betametasone, la nafazolina e la tetraciclina.

Il betametasone è un corticosteroide che viene usato contro le infiammazioni (antiinfiammatorio); la nafazolina agisce restringendo i vasi sanguigni dell’occhio ed alleviando il rossore (vasocostrittore); la tetraciclina è attiva contro le infezioni (antibiotico).

È indicato nel trattamento delle infiammazioni dell’occhio causate da batteri; infiammazioni dell’occhio da allergia o altre cause; infiammazione e blocco del sacco lacrimale; infiammazioni o irritazioni cutanee delle palpebre; infiammazioni della parte colorata dell’occhio; infezioni dell’occhio causate da batteri sensibili alla tetracilina; infiammazioni da ustioni o lesioni che potrebbero infettarsi.

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