Incredibile

Chiude la figlia piccola in auto sotto al sole e va a fare shopping

A Venezia, invece, un'altra bimba di è chiusa in auto mentre il papà prelevava al bancomat

Chiude la figlia piccola in auto sotto al sole e va a fare shopping
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E' l'estate dei bambini chiusi in auto. Dall'episodio tragico della piccola Agnese a quello di Caravaggio (Bergamo), dove un bimbo è stato salvato grazie a un'App. E ora siamo di fronte all'ennesimo caso, molto diverso dagli altri però. Qui infatti non si tratta di una tragica dimenticanza o di un errore o di un imprevisto. Qui c'è una mamma che ha chiuso volontariamente la figlia di cinque anni in auto sotto al sole per andare a fare shopping al centro commerciale.

Chiude la figlia in auto sotto al sole

Siamo a Foligno, dove all'esterno di un centro commerciale una mamma ha parcheggiato la sua auto per andare a fare shopping. La figlia stava dormendo e così, anziché svegliarla, ha deciso di lasciarla lì, legata al seggiolino sui sedili posteriori con la cintura di sicurezza allacciata. Ha chiuso l'auto ed è entrata.

Notata dai passanti

Fortunatamente alcuni passanti hanno notato la bimba che dormiva in auto e hanno prima bussato al finestrino e poi agitato con forza l'auto, nel tentativo di svegliarla.

A un certo punto la bimba ha aperto gli occhi e poi anche la portiera: era accaldata a frastornata. Alcuni presenti le hanno dato acqua e zuccheri per farla riprendere.

Sul posto nel frattempo erano arrivati anche i Carabinieri.

L'arrivo della mamma

Intanto è stato chiesto aiuto al personale del centro commerciale che ha dato un annuncio per rintracciare la madre, che è così arrivata alla macchina, una ventina di minuti più tardi. Per lei è scattata una denuncia per abbandono di minore.  

Lascia la bimba in auto per prelevare, lei si chiude dentro

Un episodio per certi versi simile è avvenuto sabato 10 agosto 2024 a Portogruaro, in provincia di Venezia. Un papà si è fermato per prelevare al bancomat. Una sosta differente dallo shopping, pochissimi secondi. E dunque ha lasciato la figlioletta in auto a distanza di pochi metri, tenendola dunque sempre d'occhio.

Ma a un certo  punto la piccola ha chiuso tutte le portiere. Il padre ha tentato di aprire l'auto, e non riuscendoci è entrato nel panico. Ha chiesto aiuto ad alcuni passanti, tra cui un'anziana, che ha preso il cellulare e ha chiamato i Vigili del fuoco.

Nel giro di pochi minuti sono arrivati i pompieri, che hanno liberato la bambina, corsa poi tra le braccia del papà. Stava bene, ma era accaldata e molto agitata.

Bambini chiusi in auto, quanti casi...

Come detto, siamo di fronte all'ennesimo caso. L'ultimo era avvenuto pochi giorni fa in un parcheggio in piazza VIII Agosto a Bologna. A un certo punto, mentre mamma e nonno stavano caricando l'auto, il bimbo di 19 mesi si è impossessato delle chiavi e ha iniziato a giocarci, schiacciando il pulsante della chiusura centralizzata, chiudendo così fuori gli adulti.

Impossibile fargli capire cosa dovesse fare per riaprire l'auto, e così mamma e nonno le hanno tentate tutte per aprire l'auto, anche con l'aiuto di altre persone che nel frattempo erano state richiamate dalla situazione. Senza fortuna. A quel punto è scattata la chiamata ai Carabinieri.

I militari dell'Arma, dunque, si sono precipitati nel parcheggio e con un frangi-vetri hanno rotto il finestrino posteriore e hanno estratto il piccolo dall'auto. Era sudato, ma stava bene, per la gioia di mamma, nonno e di tutti i presenti, che hanno ringraziato i Carabinieri bolognesi per il rapido intervento risolutore.

Il piccolo salvato... con una App

Una vicenda che ne ricorda un'altra successa poche settimane fa, in Lombardia. A Caravaggio,  in provincia di Bergamo, un bambino di un anno aveva fatto la stessa cosa. Mentre  la mamma metteva la spesa nel bagagliaio, lui ha preso le chiavi e ha schiacciato il pulsante della chiusura centralizzata.

La temperatura era rovente, il panico ha preso il sopravvento: le chiavi della vettura erano in mano al piccolo, chiuso dentro.

Fondamentale, per il lieto fine - che fortunatamente c'è stato - la prontezza dei soccorritori ma anche il passaggio casuale, da quelle parti di un ragazzino, che conosceva un'app che consentiva di sbloccare una vettura da remoto, attraverso il cellulare.

Il luogo dell'incidente

Mentre era scattato l'allarme, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Treviglio, già pronti ad aprire il veicolo con la forza. Ma come fare per aprire la portiera senza rompere il vetro, e rischiare così di ferire il bambino? La soluzione è arrivata poco prima che i pompieri cominciassero a smontare la portiera pezzo a pezzo, grazie al consiglio di un ragazzino di passaggio. Conoscendo il modello dell'auto si è ricordato che un’applicazione consente l’apertura da remoto dell’abitacolo. È stato così contattato telefonicamente, mentre era sul lavoro fuori Caravaggio, il papà della piccola. Che così ha fatto, aprendo l'auto dal telefono e salvando il piccolo. Una dritta miracolosa, arrivata in tempo.

Come funziona l'app

Considerando, come testimonia drammaticamente la cronaca, che casi del genere non sono così remoti, è bene sapere che sono moltissime le app - legate ai vari brand automobilistici - che consentono di aprire da remoto la portiera bloccata della propria auto.

Una delle componenti fondamentali per aprire la macchina con lo smartphone è la presenza di connettività wireless nel veicolo, che può essere di tipo NFC – ovvero la tecnologia che serve anche per pagare con smartphone -, Bluethooth o tramite eSIM. Questa tecnologia innovativa consente una comunicazione senza fili tra il telefono e l’automobile, creando una connessione sicura e affidabile, eliminando così la necessità di utilizzare una tradizionale chiave fisica.

È importante sottolineare che non tutti i veicoli sono dotati di questa funzionalità avanzata. Pertanto, è fondamentale verificare se il proprio veicolo supporta l’apertura con lo smartphone o se è possibile effettuare un aggiornamento per abilitare questa opzione.

Fra le case automobilistiche che prevedono questo servizio ci sono, fra le tante: Volkswagen, Audi, Ford, Hyundai e BMW. 

La tragedia della piccola Agnese

Non si è trattato di un incidente, ma di una tragica dimenticanza, quanto accaduto a metà luglio a Marcon, in provincia di Venezia, dove la piccola Agnese è morta in auto, lasciata per ore sotto al sole dal papà.

Il genitore era andato al lavoro e non si era accorto che la bimba, di solo un anno, era rimasta sul seggiolino (probabilmente doveva accompagnarla da qualche parte, ma se lo è scordato). E così è andato in ufficio.

Mano a mano che passavano le ore, la temperatura si scaldava, sino a diventare insostenibile per la piccola. Quando i colleghi dell'uomo, ore dopo, hanno notato la bimba in auto e hanno dato l'allarme era purtroppo troppo tardi.

 

 

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