Storia assurda

Chiede una ricetta al medico e scopre di essere... morto

L'incredibile vicenda di Pietro Fanticini di Reggio Emilia

Chiede una ricetta al medico e scopre di essere... morto
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Una vicenda surreale, che però non è così inconsueta. Non mancano certo i precedenti di "scambio di persona" quando si tratta di omonimi. L'ultimo episodio in ordine di tempo è quello che ha riguardato Pietro Fanticini, imprenditore caseario di Reggio Emilia, che quando si è presentato dal suo medico per chiedere una comune ricetta ha scoperto di essere... morto.

Va dal medico e scopre di essere... morto

Ovviamente lui era vivo e vegeto, e il deceduto è semplicemente un omonimo, venuto a mancare all'inizio di dicembre 2022. Immaginate però  lo stupore di entrambi quando il medico gli ha comunicato la notizia. A quel punto, passato il comprensibile sgomento, Fanticini ha contattato il suo commercialista chiedendo di ratificare la sua posizione presso l'Agenzia delle Entrate.

L'ha presa sul ridere

Il cittadino emiliano, però, sembra averla presa piuttosto bene. Alla stampa locale ha raccontato - ovviamente scherzando - che la moglie è disperata e piange sul divano mentre i figli gli scrivono per chiedere l'eredità. Anche gli stessi famigliari ci ridono su. Uno dei figli ha scritto un messaggio sui social:

"Papino ringrazia tutti. Se volete fargli le condoglianze per la sua dipartita, potete scrivergli un messaggio via whatsapp: vi risponderà in tempi brevissimi! O comunque prima che gli tolgano di mano il telefono per chiudere la cassa".

L'imprenditore poi ha lanciato una provocazione (sempre ironica) all'Agenzia delle Entrate:

"Dato che sono morto smettano di farmi pagare le tasse".

D'altronde, si dice che queste cose allunghino la vita, dunque c'è davvero di che sorridere...

La nota dell'Agenzia delle entrate

Sulla vicenda è intervenuta con una nota anche l'Agenzia delle Entrate:

"Il caso si è verificato perché un notaio ha inserito il codice fiscale del signor Pietro Fanticini al posto di quello di un altro contribuente, omonimo, in sede di dichiarazione di successione di quest’ultimo.

A seguito della segnalazione, l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Emilia ha corretto l’errore e ha contattato il professionista, che ha
conseguentemente trasmesso la dichiarazione di successione con il codice fiscale giusto. L’ufficio ha quindi provveduto ad annullare la successione errata e a comunicare al contribuente la soluzione del caso".

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