Chi è la società di edizioni musicali che ha presentato il ricorso che "rischia" di togliere Sanremo alla Rai
La battaglia del discografico Sergio Cerruti: "In questo Paese ogni tanto le cose vengono fatte nel verso giusto e che c'è speranza anche per i più piccoli"
Ma chi c'è dietro questa etichetta discografica indipendente che, in stile Davide contro Golia, ha messo in dubbio il binomio apparentemente inscindibile Rai-Sanremo? La clamorosa sentenza, circolata nelle scorse ore, in cui il Tar della Liguria conferma che Sanremo non è della Rai e che si dovrà procedere, da 2026, "con una gara aperta agli operatori del settore" arriva dalla "lotta" ingaggiata dal Just Entertainment di Sergio Cerruti.
Just Entertainment: chi c'è dietro all'etichetta discografica che ha sfidato il monopolio della Rai su Sanremo?
Tutto è partito da un’etichetta discografica, la cui azione di ricorso nei confronti della decisione del Comune di Sanremo (attraverso una delibera) ha "rotto" un binomio considerato sacro: Rai e Sanremo.
I giudici del Tribunale Amministrativo della Liguria, accogliendo parte delle contestazioni mosse dalla Just Entertainment di Sergio Cerruti, hanno sottolineato degli aspetti già discussi negli ultimi anni, che avevano messo sotto accusa la Giunta comunale sanremese.
È "illegittimo l'affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell'organizzazione del festival" per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, dal 2026 si dovrà procedere "con una gara aperta agli operatori del settore".
In 58 pagine, il Tar della Liguria ha, sostanzialmente, accolto le rimostranze di Just Entertainment. La società di edizione musicale e di produzione e realizzazione di eventi e opere musicali, nel marzo 2023 aveva trasmesso al Comune di Sanremo una manifestazione di interesse "ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo" e del relativo marchio per curare l'organizzazione e lo svolgimento del Festival" nonché le relative "attività di promozione e diffusione".
Di fronte al mancato riscontro del Comune - che "avrebbe riferito che nessun affidamento era intervenuto in favore di Rai con riferimento alle future edizioni del Festival" - la Je ha impugnato il provvedimento con cui lo stesso Comune "avrebbe affidato a Rai la concessione dell'uso in esclusiva del marchio 'Festival della Canzone Italiana' e "lo svolgimento della 74/a edizione del Festival, nonché di eventuali successive edizioni".
Ovviamente la Rai, nel rivendicare la titolarità del diritto, starebbe valutando di fare ricorso contro la decisione espressa dai giudici in ragione della convenzione che è stata stipulata con il Comune di Sanremo.
A condurre la battaglia è stato il Ceo dell'etichetta: Sergio Cerruti.
Chi è Sergio Cerruti
JE, conosciuta anche con il marchio commerciale Just Entertainment, nata come etichetta discografica nel 2003, è oggi una realtà molto più ampia e fa capo ad un gruppo di aziende specializzate nel settore dell’intrattenimento. Dalla produzione musicale alla gestione dei diritti connessi offre una vasta gamma di servizi supportati sia dall’esperienza decennale acquisita nel settore sia da un mix di strategie e idee innovative applicati ai nuovi modelli di business della musica.
Nelle scorse ore, sui propri profili social, la società ha celebrato la clamorosa sentenza.
Sergio Cerruti è il CEO della società. Produttore discografico e Dj classe 1975: dal 2018 al 2024 ha ricoperto la carica di Presidente dell'AFI - Associazione Fonografici Italiani. Dal 2019 al 2022 ha ricoperto la carica di Vicepresidente di Confindustria Cultura Italia. Dal 2020 al 2024 è stato Presidente del Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo di Assolombarda.
"Questa vittoria non è solo mia, ma di tutti quelli che credono che la verità sia più forte di qualsiasi potere. Oggi possiamo dire che Davide ha abbattuto Golia, e che in questo Paese ogni tanto le cose vengono fatte nel verso giusto e che c'è speranza anche per i più piccoli", ha commentato Cerruti.