Cellulari vietati in classe, è ufficiale. La circolare del ministro Valditara
"Distraggono gli studenti e sono una mancanza di rispetto verso gli insegnanti". Non saranno previste sanzioni
La proposta aveva fatto discutere, e continuerà a farlo ora che ci sarà l'effettiva applicazione. Nelle scorse ore il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha inviato alle scuole l'attesa circolare che vieta l'utilizzo dei telefoni cellulari in classe.
Cellulari vietati in classe: la circolare del ministro
Come era già stato anticipato qualche settimana fa, viene confermato il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007.
Il ministro ha poi motivato il provvedimento nell'interesse dei giovani e nel rispetto delle figure dei docenti:
“L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare. Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno".
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Cellulari in classe: gli effetti negativi
A sostegno delle sue tesi ha portato una recente indagine conoscitiva della VII commissione del Senato:
"Sono stati evidenziati gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi. La scuola deve essere il luogo dove i talenti e la creatività dei giovani si esaltano, non vengono mortificati con un abuso reiterato dei telefonini. Con la circolare, non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’utilizzo improprio di questi dispositivi”.
Niente sanzioni
Non sono previste, però, sanzioni. Anche perché sarebbe stato piuttosto complicato sia introdurle sia farle rispettare.
"Ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l'utilizzo improprio di questi dispositivi".
L'utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici sarà invece ovviamente consentito, su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell'ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e della "cittadinanza digitale".