Lo studio

C'è "bro" in cima alla classifica della parole dello slang giovanile più odiate dagli italiani

I termini usati dagli adolescenti sono diventati ormai un habitué della nostra lingua. Eppure sono in tantissimi ad affermare di detestarli...

C'è "bro" in cima alla classifica della parole dello slang giovanile più odiate dagli italiani
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"Bella bro". Quante volte vi è capitato, incrociando un ragazzo adolescente, di sentirvi salutare in questo modo? Una parola, proferita indifferentemente per persone di qualsiasi età e sesso, utilizzata talmente tanto, soprattutto dai giovanissimi, da essere diventata un habitué nel linguaggio verbale odierno.

"Bro" (abbreviazione di "brother" ossia "fratello"), tuttavia, è solo la punta dell'iceberg di tutta una serie di termini derivati dello slang giovanile attraverso cui gli adolescenti di oggi si esprimono. Parole che, seppur ormai di larghissimo uso, per alcune persone, rappresentano un rumore fastidiosissimo al pari di un graffio con le unghie su una lavagna. Ma quali sono, però, i termini dello slang giovanile più odiati in Italia? A rivelare la classifica è stato il sito "preply.com" che ha intervistato 1.647 residenti italiani nell’aprile 2023 equamente distribuiti in 14 principali città italiane.

Dove si impara lo slang?

Che lo amiamo o che lo odiamo, abbiamo imparato questo tipo di linguaggio da qualche parte, ma da dove? Internet, i social media (59% degli intervistati) e gli amici (43% degli intervistati) sono i luoghi più comuni per imparare lo slang per la maggior parte degli italiani. Seguono poi i prodotti dell'intrattenimento (29%) e la famiglia (18%).

Tra chi impara lo slang tramite Internet o con l’intrattenimento, oltre la metà impara la maggior parte delle parole gergali da Instagram e TikTok.

  • Instagram: 51% degli intervistati
  • TikTok: 48%
  • Tv: 18%
  • Canzoni: 14%
  •  Twitter: 14%

Usare correttamente lo slang non è una grande preoccupazione per la maggior parte degli intervistati: il 46% afferma di non essere preoccupato di usarlo in modo errato e solo il 9% ha dichiarato di averlo usato senza sapere cosa significasse.

Il 31% ha dovuto spiegare il significato di un termine gergale a qualcun altro.

Perché usiamo lo slang?

Il 40% degli intervistati utilizza lo slang per comunicare più velocemente, il che è una netta maggioranza rispetto alle altre ragioni per cui viene utilizzato. Solo il 27% infatti lo utilizza perché è un linguaggio popolare e usato comunemente, mentre il 14% lo utilizza senza una particolare ragione.

Infine, soltanto un 8% degli intervistati utilizza lo slang per esprimere i propri sentimenti e un altro 8% per seguire la moda.

Lo slang più popolare in Italia in questo momento

Anche se un gran numero di persone trova lo slang fastidioso, non c’è modo di fermarne l’utilizzo. Infatti, la stragrande maggioranza degli italiani (89%) ammette di usare lo slang e quasi uno su cinque lo usa nella maggior parte delle conversazioni.

Per avere un’idea dei termini gergali più comuni, è stato chiesto agli italiani quali termini utilizzassero più frequentemente in una frase.

  • Postare: 70% degli intervistati
  • Un botto: 60%
  • Spoilerare: 60%
  • Bella: 58%
  • Inciucio: 56%
  • Mai 'na gioia: 55%
  • Sbocciare: 50%
  • Amo: 48%
  • Screenshottare: 44%
  • Scialla: 42%

Lo slang più fastidioso d’Italia

Per ogni termine slang che amiamo, c’è un termine slang che odiamo e alcuni sono più odiati di altri. Il 57% degli italiani ha dichiarato di essere infastidita dallo slang giovanile (il 60% dei genitori lo è).

“Bro” (29%) è in cima alla nostra lista delle parole in slang più odiate, seguito da “scialla”, al 28%. A completare i primi tre c’era “ok Boomer”. Un certo numero di baby boomer si è indubbiamente offeso.

I termini che più infastidiscono:

  • Bro: 29% degli intervistati
  • Scialla: 28%
  • Ok Boomer: 25%
  • Che sbatti: 24%
  • GLS (Già lo sai): 23%
  • Amo: 23%
  • Bella: 22%
  • Nabbo: 21%
  • Nerdare: 20%
  • Instagrammabile: 20%

Chi usa maggiormente lo slang?

Una maggioranza significativa degli intervistati (89%) afferma di utilizzare lo slang e il 25% afferma di utilizzarlo nella maggior parte o in tutte le conversazioni. Questo lo rende una parte importante della comunicazione.

Ciononostante, è molto più probabile che le persone usino lo slang in alcune situazioni piuttosto che in altre. Ad esempio, è più comunemente utilizzato con gli amici (74%) o la famiglia (39%), dove gli utenti si sentono liberi di parlare con disinvoltura. In contesti meno familiari e più formali, però, è una storia diversa. Il nostro sondaggio ha rilevato che lo slang era usato meno comunemente con estranei (7%) o con un capo (4%).

Le città italiane che utilizzano di più lo slang

Trieste si aggiudica il primo posto tra le città italiane che utilizzano di più lo slang, infatti più del 96% delle persone che vi abitano dichiara di inserire termini gergali durante le conversazioni. Seguono a pari merito Ancona e Firenze, entrambe con una percentuale del 92% circa.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, Milano non è in cima alla lista. Infatti Milano è al decimo posto in classifica, con l’88,5% della popolazione che utilizza lo slang quotidianamente.

Quali persone usano lo slang?

Come potrai immaginare, lo slang viene utilizzato dalle fasce di età più giovani, ma quello che potrebbe sorprenderti è che chi lo utilizza tende ad utilizzarlo in situazioni familiari e in cui ci si sente a proprio agio.

Nonostante infatti, la maggioranza della popolazione lo utilizzi abitualmente, solo il 19% lo utilizza nella maggior parte delle conversazioni e solo il 5% in tutte le conversazioni.

I dati emersi, per fasce d'età, invece, affermano che a usare meno le parole di questo slang nelle conversazioni sono gli over55:

  • 55+: 21% intervistati
  • 45-55: 15%
  • 35-44: 9%
  • 25-34: 6%
  • 16-24: 5%
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