Castelmagno, palline snack al Formaggio e mozzarella ritirati dagli scaffali dei supermercati
Diverse le allerte alimentari sul sito del Ministero della salute, negli ultimi giorni. Tanti i prodotti ritirati dagli scaffali perché non conformi o addirittura pericolosi. Vediamoli insieme.
Escherichia coli nel formaggio Castelmagno
Partiamo dall'ultima allerta in ordine di tempo, proprio di oggi, sabato 2 marzo 2024.
Parliamo del formaggio "Castelmagno dop prodotto della montagna" a marchio "Tino Paiolo - La Bruna" della società agricola La Bruna di Monterosso Grana, Cuneo, Piemonte. con scadenza 15-18 marzo 2024. I lotti ritirati delle forme da 2 chili sono 23147011 e 23154011. Motivo del richiamo: possibile presenza di escherichia coli.
Ieri, venerdì 1 marzo 2024, stesso copione per un altro "Castelmagno dop", stavolta a marchio "Terre d'Italia" della Gs Spa prodotto da Beppino Occelli La Formaggeria di Farigliano, sempre in provincia di Cuneo, Piemonte. Stessa motivazione (possibile presenza di escherichia coli), lotti: 23147011 e 23154011.
Per lo stesso produttore un altro richiamo sempre per un "Castelmagno dop" questa volta però legato alla ragione sociale Beppino Occelli Agrinatura srl. Lotti: 23147011 e 23154011.
Palline al formaggio con colorante non autorizzato
Sempre di ieri anche il richiamo delle Palline Snack al gusto di Formaggio, sacchetto rosso e sacchetto blu, per rischio chimico, a marchio Yashoda Food: nelle “Current Cheese Balls” importate dal Nepal, presenza di colorante non autorizzato.
Ritirati dagli scaffali tutti i lotti di produzione delle confezioni da 60 grammi e con termine minimo di scadenza del 14/10/2024.
Mozzarella: la scadenza non è quella giusta
Infine il ministero della Salute qualche giorno prima (era il 29 febbraio 2024) ha richiamato anche un lotto di mozzarella Merivio venduta nei supermercati della catena Lidl per rischio microbiologico legato ad un’errata data di scadenza riportata sulla confezione dell’alimento.
Nelle confezioni da 125 grammi le date riportate sarebbero 15/03/2023 e 15/03/2025, al posto di quella corretta, che era 15/03/2024. Non è quindi detto che le mozzarelle siano effettivamente scadute, ma la legge prevede in questi casi il ritiro dell’intero lotto di prodotto.
Il lotto di mozzarella che il ministero della Salute ha richiamato riporta il codice LN4050C: la “Mozzarella 125g Merivio Ita” è stata prodotta dalla Granarolo in via San Giovanni Bosco 37/39 a Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza, Lombardia.