Al capolinea

Cassette postali rosse ridotte di un terzo: "In Italia non si usano più"

Per l’Agcom sono obsolete: in 24 mesi passeranno da 46mila a 29mila.

Cassette postali rosse ridotte di un terzo: "In Italia non si usano più"
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Un altro elemento che testimonia l'inevitabile passaggio delle comunicazioni al digitale. Le iconiche cassette postali rosse, utili per spedire lettere e cartoline, sono arrivate al capolinea e ora si preparano a subire un taglio drastico. L'Agcom, infatti, ha dichiarato che verranno ridotte di un terzo.

"In Italia non le usa più nessuno perché sono obsolete".

Taglio drastico alle cassette postali rosse

Con tutta probabilità, ora, le piazze e le vie di tutta Italia si sentiranno un po' più spoglie. Sì perché, oltre alla loro utilità, le cassette postali rosse, con il loro colore acceso, impreziosivano le città della Penisola, mantenendo in sé quel gusto vintage di comunicare con amici lontani tramite lettere o cartoline.

A partire da oggi, tuttavia, il loro numero verrà drasticamente ridotto. A dare l'annuncio ufficiale ci ha pensato l'Agcom:

"Le cassette postali rosse verranno ridotte di oltre un terzo perché sono obsolete e poco utilizzate. E' quindi previsto un taglio del 38% nei prossimi 24 mesi, portando le attuali 46.500 ad appena 29 mila".

L'Autorità garante delle comunicazioni, quindi, dopo aver comunicato "i nuovi criteri di distribuzione delle cassette di impostazione” a Poste Italiane, ha stabilito l’attuazione di una riduzione progressiva, da meglio definire in itinere nei suoi vari step:

"L'evoluzione del mercato ha portato negli ultimi anni a una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso questo strumento, che oggi veicola solo il 3% del traffico postale totale".

Alla luce della comunicazione di Agcom, Poste Italiane avrà da oggi 60 giorni di tempo per presentare un piano operativo di ridimensionamento delle cassette.

Come saranno distribuite le cassette postali rosse

Ma quindi sarà un addio definitivo alle cassette postali rosse? Nonostante il taglio drastico, al momento, la loro fine appare comunque lontana. Le caselle rimanenti, infatti, saranno mantenute o redistribuite sulla base di un sistema a cerchi sempre più larghi:

  • una cassetta entro massimo 1 chilometro per l’85% della popolazione;
  • una cassetta entro massimo 1,5 chilometri per il 92% della popolazione;
  • una cassetta entro massimo 3 chilometri per il 98% della popolazione

Per quanto riguarda i piccoli centri e le aree rurali, è stato riconfermato un criterio in vigore fin dal 2008, che impone di avere almeno una cassetta nei comuni fino a mille abitanti.

In generale, spiega Agcom che dovrà essere garantita una buca "presso ogni ufficio postale, stazione ferroviaria, aeroporto, capolinea dei mezzi di servizio pubblico urbano nonché in ogni altro luogo ad elevato transito quotidiano".

La redistribuzione delle cassette postali rosse, tuttavia, garantirà solo alla metà dei cittadini la certezza di avere una cassetta delle lettere a un massimo di 500 metri da casa.

Arrivano le cassette digitali

La strategia di Agcom, però, non prevede solo un taglio delle cassette postali rosse, ma anche un loro aggiornamento. Al loro posto, infatti, saranno introdotte le "smart letter box", ossia strumenti di ultima generazione pensati per “accelerare il processo di modernizzazione ed efficientamento della rete".

Smart letter box

Già presenti a Milano e Torino, rappresentano cassette postali rosse dotate di un display elettronico sul davanti che fornisce "informazioni di pubblica utilità" e permette agli addetti di scaricare il contenuto sotto forma di file virtuale.

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