Carro funebre bloccato nella neve, l'autista sta meglio ma la famiglia della defunta sporge denuncia
I parenti di Manuela Spargi hanno deciso di denunciare l'operatore delle pompe funebri che aveva abbandonato la salma in quota dopo essere rimasto bloccato

La notizia ha fatto il giro d'Italia - e non poteva essere il contrario - e ora rischia anche una coda giudiziaria. Non si placa il caso del carro funebre bloccato in montagna nella neve tra Fusine e Foppolo, con la salma abbandonata dall'operatore, salvato a sua volta dagli uomini del soccorso alpino mentre era in ipotermia. Il funerale era quello di Manuela Spargi, la 56enne di Milano precipitata con l'auto nel lago a Colico il 2 gennaio 2024, ed è ovviamente stato rinviato. Ma ora la famiglia ha presentato denuncia.
Carro funebre abbandonato nella tormenta
La storia oramai è nota a tutti. L'operatore dell'agenzia di pompe funebri di Milano aveva recuperato la salma di Manuela Spargi a Colico e avrebbe dovuto portarla nel capoluogo venerdì 5 gennaio 2024, dove era attesa per il funerale. Che però non si è svolto, perché il carro funebre è rimasto bloccato nella neve.
Pare che il 37enne meneghino avesse approfittato della trasferta per passare a fare un saluto ai genitori a Piazza Brembana (Bergamo) e sia stato tradito dal navigatore satellitare, che lo ha mandato su una strada di montagna difficile da percorrere in estate e ancora più impervia in inverno.
L'operatore sta bene
Il 37enne è stato soccorso dagli operatori della zona, che lo hanno trovato in ipotermia. Dopo averlo riscaldato lo hanno portato in ospedale a San Giovanni Bianco (Bergamo), da dove è stato successivamente dimesso. Si trova ora a casa a Milano, in buone condizioni.
La famiglia denuncia
Ora il feretro è tornato a Milano e i familiari di Manuela Spargi potranno finalmente organizzare le esequie della donna. Ma la vicenda non finirà qui, perché i parenti hanno deciso di sporgere denuncia presso i Carabinieri di Milano Porta Magenta per l'abbandono della salma nella tormenta.