Carlotta Rossignoli, la dottoressa-influencer "prodigio": ma ai compagni di corso (e non solo) qualcosa non torna
Selvaggia Lucarelli indaga sulla 23enne presentata come un genio dai media: "Privilegiata. Esami a porte chiuse?".
Sarà tutto ora quello che luccica? Merito o storytelling? Domanda legittima, arrivati a questo punto. Riavvolgiamo il nastro: nelle scorse settimane molte testate giornalistiche di livello nazionale hanno dedicato ampio spazio a quella che è stata narrata come un'impresa: la laurea in medicina di Carlotta Rossignoli a soli 23 anni con 110 e lode. La giovane è anche modella e influencer.
A farsi qualche domanda in più sul caso - che veniva dipinto come una marcia trionfale, con tanto di dichiarazioni della giovane che faceva vanto di dormire poco per non perdere tempo - la giornalista Selvaggia Lucarelli che, in un editoriale di Domani, smontava "il miracolo", svelando qualche retroscena.
Ma la questione diventa ancor più clamorosa ora: si è infatti scoperto che i compagni di corso di Rossignoli avevano scritto ai piani alti dell'Università del San Raffaele, chiedendo chiarimenti ben prima che scoppiasse il caso mediatico e le celebrazioni della 23enne a mezzo stampa. Questa precisazione sulle tempistiche è necessaria, perché verrebbe spontaneo, a questo punto, tacciarli di becera invidia. Invece i giovani colleghi di corso si sono mossi prima...
Selvaggia Lucarelli sul caso Rossignoli
"Questa celebrazione del miracolo Carlotta Rossignoli non tiene conto della condizione di partenza di questa brillante studentessa, ovvero l’enorme quantità di strumenti di cui ha disposto e dispone. Che non sono gli strumenti di qualsiasi studente desideroso di laurearsi in tempo record. Carlotta Rossignoli ha frequentato un liceo a pagamento con programma internazionale (Alle Stimate), si è laureata in inglese in un’università privata che le ha consentito di abbreviare l’iter, con una retta fino a 20.000 euro l’anno (al San Raffaele), ha frequentato corsi di inglese a Cambridge, viaggia in giro per il mondo da quando era bambina, ha tutti i mezzi economici e le altissime aspettative familiari che le consentono di perseguire i suoi ambiziosi traguardi senza soste, necessità, preoccupazioni. Di sicuro non ha mai dovuto pensare a come pagarsi le tasse o l’affitto di un buco di stanza da fuori sede. Il suo successo è inseguito con l’impegno, certo, ma anche con i mezzi (suo padre viene raccontato come semplice impiegato di banca, ma ho i miei dubbi). Ed è inseguito con una pianificazione e un’agiatezza che fanno impressione e che si evincono non solo dalle sue parole, ma anche e soprattutto dai suoi social. Nessun amico sulla sua pagina Instagram («In classe non avevo grandi rapporti con i compagni. L'invidia, le malelingue…», ha detto). Molte (e insolite, per l’età) foto con la madre descritta come fonte di ispirazione. Racconti di viaggi con i genitori. Foto di vacanze in località di lusso e hotel di lusso, borse Gucci e Chanel da migliaia di euro, Rolex, ritagli di giornali che la descrivono come “la nuova Beatrice”. Ci sono dei video di lei che riprende col cellulare sua madre mentre legge degli articoli che celebrano i successi scolastici della figlia e «Sei fiera di me? Hai fatto un buon lavoro!». O video di se stessa che cerca il suo nome su Google e vede i risultati, soddisfatta".
Lucarelli pone l'accento sul fatto che Rossignoli avrebbe raccolto questi preziosi frutti grazie a una condizione di privilegio non comune:
"L’amicizia come l’amore per Carlotta Rossignoli deve essere una gran perdita di tempo. Io però, se fossi al posto suo, qualche ora all’anno allo sviluppo dell’emotività lo dedicherei. Magari le servirebbe ad evitare di andare al memoriale dell’11 settembre a New York e a scattare una foto al suo sedere, sulle macerie delle Torri Gemelle. Foto presente sui suoi social, accanto a quelle della laurea".
L'ira dei compagni di corso
Ed è ancora Lucarelli a rendere noto che, fra i compagni di corso:
"Qualcuno afferma che non sia mai stato possibile assistere ai suoi esami perché sempre a porte chiuse".
La giornalista si chiede, inoltre, come questa studentessa abbia avuto il tempo di muoversi così tanto, prendendosi una laurea in medicina in anticipo:
"Negli ultimi tre anni, col Covid di mezzo, la veronese Carlotta ha pubblicato foto di weekend e vacanze in Costa Smeralda, Lago di Garda, Sicilia, Mar Rosso, Cairo, Milano, Ortisei, Bolzano, Riccione, Amsterdam, Sudafrica, Forte dei marmi, Santo Domingo, Messico, New York, Londra, Abu Dhabi e così via. Roba che neanche Licia Colò, e credo si sia laureata da un pezzo. A questo vanno aggiunti i numerosi shooting fotografici di intimo, abiti ed eventi sportivi, campagne pubblicitarie locali per laser estetico e negozi vari. Poi c’è l’attività televisiva in un programma sportivo locale. Le sedute in palestra. Le foto per i social, i reel. Insomma, dice di dormire poco per studiare, ma per studiare laureandosi in anticipo e riuscire a fare tutto questo, l’ultimo sonno di Carlotta deve essere stato mentre galleggiava nel liquido amniotico".
La lettera dei colleghi universitari
E veniamo a un'altra questione che emerge soltanto ora, la lettera che i compagni di corso del San Raffaele hanno inviato al presidente del corso di laurea internazionale Andrea Salonia e alla preside della facoltà di medicina e chirurgia della San Raffaele Flavia Valtorta. Lettera ignorata, a cui non sarebbe seguito risposta, a cui Lucarelli ha dato visibilità pubblica:
"Gentile Facoltà di Medicina,
Vi scrivo oggi per affrontare una questione importante a nome di tutta la mia classe. Siamo sicuri che questa mail arrivi senza troppe sorprese. Si tratta della laurea di una nostra collega, Carlotta Rossignoli. Vorremmo sapere come è possibile per lei laurearsi prima di tutti gli altri. Vorremmo anche sapere come è possibile che abbia potuto fare, e fatto, il quinto anno insieme ai corsi e agli esami del sesto, come ha abbia potuto fare in anticipo le rotazioni che solo ora la classe poteva fare, come il suo progetto di tesi di 8 mesi si sia concluso a ottobre quando ci è stato permesso di iniziare solo a maggio 2022 (ciò implica che non poteva finire prima di dicembre 2022).Vorremmo sapere come siano possibili queste eccezioni per alcuni studenti. Perché non ci è stata offerta la stessa opportunità? Da dove viene questa eccezione? Come ha potuto fare più corsi in più anni insieme? Vorremmo una spiegazione".
"In secondo luogo, poiché la nostra compagna di classe Carlotta Rossignoli è stata autorizzata a laurearsi prima della nostra sessione di esami ufficiale (esattamente 3 sessioni prima), vorrei chiedere anche a nome della mia classe se avremo tutti l'opportunità di laurearci prima. Pensiamo che l'esclusione da questa opportunità di laurearsi in anticipo sia ridicola. Considerato l'eventuale completamento degli esami nella sessione di dicembre e il completamento della tesi nel periodo minimo di 8 mesi, alcuni compagni di classe potrebbero potenzialmente laurearsi a febbraio. Perché questo non è possibile per le persone che sono in grado di farlo? Vorremmo una spiegazione sul perché la nostra compagna di classe sia sempre un'eccezione a ogni regola che questa università sembra attuare in modo così rigido, ma che diventa molto risolvibile e flessibile quando riguarda la nostra compagna di classe. Questo problema genera anche preoccupazioni sulla credibilità del corso e della laurea, poiché le regole sono modificabili solo per alcune persone. Vorremmo solo delle risposte. Sono sicuro che queste risposte sono richieste da tanti anni e da altri corsi, anche di studenti già laureati, in quanto siamo certi che abbiate già ricevuto altre email, ma le scrivo a nome della mia classe, dato che si tratta di una collega della nostra classe. O forse è meglio dire che “era” una collega, dato che le sono stati concessi dei privilegi e ora si sta laureando, a differenza di noi altri".
Sulla questione, dopo che Lucarelli ha aggiunto questi dettagli al caso, è intervenuto anche il rappresentante degli studenti in Consiglio regionale Rosario Losiggio scrivendo una lettera al rettore dell’università Vita Salute San Raffaele Enrico Gherlone.
La nota del San Raffaele
Sulla vicenda è intervenuta anche l'Università San Raffaele:
"La studentessa ha conseguito il diploma di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nel corso del primo semestre del sesto anno, anziché al termine dello stesso, opzione questa che ogni studente di UniSR ha il diritto di chiedere, previo conseguimento di tutti i crediti formativi previsti e avendo svolto i tirocini obbligatori anticipatamente".
"In data 29 marzo 2022, UniSR ha chiesto inoltre un chiarimento aggiuntivo al Ministero dell’Università e della Ricerca circa la possibilità di conferire il Diploma di Laurea Magistrale nel corso del primo semestre del sesto anno. Nel chiarimento rilasciato dalla Direzione Generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del MUR, in data 25 luglio 2022, si legge: “… si ritiene che il titolo di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia abilitante alla professione di medico chirurgo, in via del tutto eccezionale, possa essere conseguito anticipatamente nel corso del primo semestre del sesto anno (in particolare, dopo il primo mese del primo semestre del sesto anno), esclusivamente laddove lo studente abbia conseguito tutti i crediti formativi previsti ed abbia svolto i tirocini obbligatori, fermo restando il rispetto del numero minimo di ore di insegnamento teorico e pratico previsto dalla normativa europea. Il conseguimento anticipato del titolo abilitante all’esercizio di medico chirurgo deve dunque necessariamente presupporre il soddisfacimento dei predetti requisiti”.