Cade dalla bici, si rompe un braccio e... prende la multa
Succede a Firenze al giornalista Edoardo Semmola
Non solo è caduto in bicicletta e si è rotto un braccio. Dopo la caduta e l'ospedale si è visto anche recapitare una multa da 100 euro. Un clamoroso caso di "oltre il danno la beffa", che viene da Firenze, con protagonista il giornalista Edoardo Semmola.
Firenze: cade dalla bici e prende la multa
Era alla guida della sua bici nel centro di Firenze, attorno alle 22 del 15 giugno 2022, quando svoltando in via dei Benci da Corso dei tintori ha perso il controllo del mezzo cadendo a terra. Risultato? Un braccio rotto e, cosa da non credere, una multa di 100 euro da dover pagare.
La storia paradossale di Edoardo Semmola
Protagonista della paradossale vicenda è Edoardo Semmola, giornalista del Corriere Fiorentino, che ha raccontato la sua storia sulle pagine del giornale.
"Il Comune di Firenze pretende da me 100 euro per essermi rotto un braccio [...] per non essere stato in grado di non cadere, l’unica interpretazione possibile, stando ai fatti, dell’articolo 141 comma 2 del Codice della strada che viene contestato".
Semmola, in quel momento stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro in redazione quando è scivolato dalla sua bicicletta cadendo sull'asfalto.
Poco prima aveva piovuto e per questo la strada era diventata sdrucciolevole provocando la caduta. Il referto del pronto soccorso parlava di frattura scomposta dell’omero sinistro, proprio sotto la spalla. Con conseguente operazione chirurgica e due mesi di fisioterapia.
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L'incredibile multa
Soccorso oltre che dall'ambulanza dalla Polizia Municipale, Semmola è stato accompagnato in ospedale per fare le analisi del sangue. Un mese dopo la sorpresa, arrivata con un telefonata da parte dell'agente di Polizia locale che ha eseguito i rilievi:
"Sono qui con alcuni colleghi e stiamo guardando il video del tuo incidente ripreso dalle telecamere di sorveglianza: lo abbiamo guardato diverse volte e ancora non riusciamo a capire come tu possa essere caduto a terra".
Al di là del contenuto della chiamata, a inizio ottobre 2023, la sorpresa: il ciclista si è trovato nella cassetta della posta un "avviso bonario per mancato pagamento di un verbale". Scoprendo così che il 10 ottobre 2022, un anno prima, un messo comunale aveva lasciato il verbale di una multa relativo alla sera della caduta, sbagliando però indirizzo e non permettendogli mai di riceverla.
"Non riusciva a conservava il costante controllo del veicolo cadendo così a terra", articolo 141 comma 2 e 11 del codice della strada. Nessun refuso, racconta il giornalista, vi era un errore di scrittura anche nell'originale.
Cosa più importante e, grave, era stato multato per essersi rotto il braccio, "per non essere stato in grado di controllare il proprio mezzo".
La spiegazione
L'avvocato a cui Semmola si è rivolto ha spiegato che il Comune si comporta così per evitare di subire causa. La multa come un'arma preventiva da chi temono possa sporgere denuncia.
"In tutta la vita non mi è mai capitato un caso così. Mai visto qualcuno che è stato multato per essersi fatto male da solo", gli ha ammesso l'avvocato stesso.
A Edoardo non resta che stupore e delusione per il trattamento subito.
"Non ho creato danni se non a me stesso. E ho coscientemente evitato di coinvolgere l’amministrazione comunale come responsabile per la scarsa manutenzione del manto stradale. Il "ringraziamento" ricevuto è una multa", ha concluso nella sua lettera.