Burioni: "No vax a casa come i sorci", il Codacons ne vorrebbe la radiazione
Dure reazioni anche da Giorgia Meloni e Marco Rizzo. Il virologo: "Twitter non è il luogo dell’ironia e dell’autoironia. Colpa mia comunque".
Tempesta su Roberto Burioni, professore di Virologia del San Raffaele di Milano, in seguito a un suo tweet pubblicato nei giorni scorsi in cui, con una dose di ironia, immaginava la vita per i no vax in seguito all'introduzione del Green Pass obbligatorio dal 6 agosto per fruire di una serie di attività, altrimenti precluse.
Propongo una colletta per pagare ai novax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) July 22, 2021
Esternazioni che non sono piaciute al Codacons che ha chiesto la radiazione dall'albo per il noto professore.
Il Codacons chiede la radiazione per Burioni
Da sempre in prima linea per difendere le campagne vaccinali e fare divulgazione scientifica attraverso il suo Medical Facts, Roberto Burioni non è nuovo a scontri "a colpi di tweet", soprattutto in difesa dalle pratica vaccinale. Spesso il professore utilizza l'ironia per smontare le tesi di no vax e complottisti. Questa volta, però, la battuta è risultata sgradita all'associazione consumatori, che in una nota fa sapere:
"Il Codacons, pienamente favorevole ai vaccini anti-Covid e alla campagna di vaccinazione avviata in Italia, non può accettare che un medico, onnipresente sui mass media e sui canali televisivi privati e pubblici, possa lasciarsi andare ad affermazioni disgustose e insulti raccapriccianti nei confronti dei cittadini che, per i più disparati motivi, non possono o non vogliono vaccinarsi. Per tale motivo chiede oggi ufficialmente la radiazione dall'albo per Roberto Burioni, che in un post ha definito ‘sorci’ coloro che non si sottopongono al vaccino augurando agli stessi gli ‘arresti domiciliari’".
La reazione del virologo
"Certamente quel tweet non lo riscriverei, perché qualcuno si è sentito offeso", ha risposto Burioni interrogato da Corriere sulla vicenda, per poi sottolineare:
"Il mio era un tweet ironico, ma io ho dimenticato che Twitter non è il luogo dell’ironia e dell’autoironia. Colpa mia comunque. Però che uno finisca ricoperto di insulti perché dice che bisogna vaccinarsi è roba da non credere nel 2021, dopo quello che abbiamo passato”.
Ira di Meloni e Rizzo
Anche la politica ha ritenuto di dover intervenire sulla questione, fra le prime Giorgia Meloni, leader di FdI:
"È sulla base di queste lucide ‘valutazioni scientifiche’ che noi limitiamo i diritti fondamentali delle persone, e pensiamo di combattere il mostro del Covid? Questa non è scienza, e sfido chiunque a dire che un post del genere possa essere la valutazione di uno scienziato. Frasi del genere non contribuiscono in alcun modo alla campagna vaccinale, servono solo a farsi invitare in televisione e appagare il proprio bisogno di apparire. Ed è vergognoso”.
Pronta la risposta del virologo:
“Giorgia Meloni se la prende con me perché faccio sarcasmo sui No Vax. Accetto il fatto di non piacerle, ma non mi so spiegare questa sua avversione alle vaccinazioni obbligatorie, che sono iniziate molti anni fa (1939) senza nessuna protesta”.
Anche Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, ha mostrato aperto dissenso con il tweet del professore e, anche in questo caso, la risposta di Burioni non si è fatta attendere:
"Mi odiano i neofascisti, ma mi odiano anche i veterocomunisti: penso proprio di essere nel giusto".