Allerta in tutta Italia

Botulino: dopo la salsa richiamati anche i friarielli. I prodotti e lotti ritirati

Tre le vittime (due in Calabria e una in Sardegna) e 9 indagati. E sono già scattate due allerte alimentari

Botulino: dopo la salsa richiamati anche i friarielli. I prodotti e lotti ritirati

E’ ancora allerta botulino in tutta Italia dopo i recenti casi che hanno colpito in Sardegna e Calabria. E dopo la polpa al guacamole, scatta anche il ritiro di quattro lotti di friarielli.

Botulino, ritirati i friarielli

Due delle tre vittime hanno perso la vita dopo aver mangiato un panino con salsiccia e friarielli a Diamante, in provincia di Cosenza. Si tratta di Luigi di Sarno, 52enne di Cercola, nel Napoletano, e Tamara D’Acunto, di 45 anni.

Le indagini sono in corso e il procuratore Domenico Fiordalisi della Procura di Paola ha iscritto nel registro degli indagati già nove persone con le ipotesi di reato, a vario titolo, di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nociveTra questi ci sono sono l’ambulante, tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto inquinato da botulino e 5 medici di due strutture sanitarie del cosentino che hanno avuto in cura di Cercola e D’Acunto prima del decesso.

Il prodotto sospettato di essere la causa del focolaio calabrese sono dei friarielli, per i quali è stato disposto un richiamo sul territorio nazionale.

Si tratta, nel dettaglio, dei friarielli alla napoletana Vittoria prodotti a Scafati (Salerno) con i seguenti numeri di lotto:

  • 290425
  • 280325.

E dei friarielli alla napoletana Bel Sapore, prodotti sempre nel medesimo stabilimento,con i seguenti numeri di lotto:

  • 280325
  • 060325.

Clicca qui per leggere i richiami integrali.

L’intossicazione in Sardegna

Pochi giorni prima, a Cagliari, un gruppetto di quattro persone, tra cui un bambino di 11 anni, è stato ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale Brotzu di Cagliari. Tutte avevano partecipato a una festa locale a tema sudamericano, e avevano mangiato prodotti conditi con una salsa a base di avocado. Nella mattinata di venerdì 8 agosto 2025, una dei quattro, una donna di 37 anni, Roberta Pitzalis, è morta.

Restano ricoverati una 14enne e una 62enne (in rianimazione a Monserrato) e un bambino di 11 anni trasferito al Policlinico Gemelli di Roma.

Il richiamo della polpa di avocado

A seguito dell’accaduto l’azienda della grande distribuzione Metro Italia ha richiamato dal commercio, in via precauzionale, alcuni lotti di polpa di avocado, che potrebbero essere contaminati dalla tossina del botulino.

Gli esami sugli alimenti sospetti non sono ancora stati completati e di conseguenza non è stato possibile stabilire se siano effettivamente contaminati dal botulino o da altre sostanze pericolose o agenti patogeni. Metro consiglia comunque di non consumare il prodotto e di riconsegnarlo presso il punto vendita dove è stato venduto.

Il prodotto potenzialmente a rischio è la Polpa di Avocado Metro Chef, e i lotti richiamati sono i seguenti:

  • LI4218;
  • LI4213.

La polpa di avocado richiamata è stata prodotta dall’azienda olandese Salud Food Group Europe, che utilizza prodotti provenienti dal Perù.

Metro ha scritto in un comunicato:

“La qualità e la sicurezza dei prodotti sono, infatti, per Metro una priorità assoluta: l’azienda ha tempestivamente adottato tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei clienti, allertandoli dell’accaduto, nel pieno rispetto della normativa vigente. Metro è in costante contatto con le autorità locali, forniremo aggiornamenti appena disponibili”.

Cosa è il botulino e quali sono i sintomi

Con il termine botulino ci si riferisce spesso sia a un batterio, sia alla tossina che questo patogeno secerne.  Il batterio si sviluppa in alimenti non ben conservati. Solitamente ogni contaminazione viene eliminata dalla cottura, ma negli alimenti che si mangiano crudi o nelle conserve, la tossina rimane e rischia di intossicare chi li consuma.

I sintomi dell’intossicazione – che è potenzialmente letale –  sono:

  • Disturbi visivi: vista doppia o offuscata, caduta delle palpebre
  • Difficoltà a parlare (voce fioca o alterata)
  • Difficoltà a deglutire
  • Debolezza muscolare progressiva
  • Problemi respiratori (nei casi gravi, paralisi dei muscoli respiratori)
  • In caso di botulismo alimentare: nausea, vomito, dolori addominali nelle prime ore.

Botulino, i cibi a rischio

I cibi più frequentemente associati al botulismo includono vegetali conservati in modo improprio, come peperoni, pomodori e funghi, che vengono spesso immessi in contenitori di vetro senza il corretto trattamento termico o acidificazione. Anche i prodotti conservati sott’olio, come melanzane, zucchine, aglio o erbe aromatiche, possono essere a rischio. Sono da considerare sempre potenzialmente contaminati gli alimenti sott’olio, spezie o vegetali, le verdure non acide in olio o in acqua, zuppe, minestroni non refrigerati in modo idoneo, le conserve etniche e i sotto vuoto fatti in casa. Anche la carne, in particolare quella conservata in salamoia o affumicata, può favorire la crescita del batterio, se non trattata correttamente. Gli alimenti più vulnerabili sono quelli a bassa acidità, poiché l’ambiente a pH elevato (meno acido) favorisce la proliferazione di Clostridium botulinum.

Non sono a rischio botulino, invece, gli alimenti freschi (l’insalata, ad esempio, può essere contaminata dal batterio che produce la tossina, ma quest’ultima si forma solo negli alimenti conservati), gli alimenti cucinati, gelati, surgelati, le conserve acidificate, le marmellate e le confetture, le semi-conserve marinate (il pesce, ad esempio) e i cibi in salamoia, purché preparati con una soluzione contenente almeno il 10% di sale.