SVOLTA BUROCRATICA

Bonus asilo nido, addio al rinnovo annuale: cosa cambia

Grazie alla validità pluriennale della domanda si riducono i tempi e si garantisce un accesso più semplice al sostegno economico

Bonus asilo nido, addio al rinnovo annuale: cosa cambia
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Il Bonus asilo nido si appresta ad assistere ad una piccola rivoluzione burocratica che semplificherà la vita a migliaia di famiglie italiane. Grazie a un emendamento presentato dalla senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia) al decreto Economia infatti – già approvato dal Senato e in attesa del via libera definitivo della Camera tra il 5 e il 6 agosto – la richiesta per ottenere il bonus non dovrà più essere presentata ogni anno.

Cosa cambia

Con la nuova norma la domanda per il bonus dovrà essere presentata una sola volta e resterà valida fino al compimento dei 3 anni del bambino. Sarà comunque necessario inviare annualmente la documentazione che attesti la frequenza del bambino all’asilo nido o ad altro servizio educativo autorizzato e la permanenza dei requisiti richiesti.

Questa semplificazione non comporta costi aggiuntivi per lo Stato e riduce in modo significativo la burocrazia, evitando alle famiglie di ripetere ogni anno un iter già approvato.

Maria Nocco
Maria Nocco

"Oggi chiedere alle famiglie di ripresentare ogni anno una domanda già approvata è un’inutile complicazione. Abbiamo scelto la via della semplificazione, senza costi aggiuntivi per lo Stato, ma con un beneficio diretto per migliaia di genitori", ha dichiarato la senatrice Nocco.

"La norma garantisce anche uniformità di applicazione sul territorio nazionale, superando differenze interpretative dovute alle differenti normative regionali".

L’emendamento segna così un passo avanti nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e nella semplificazione dei rapporti tra famiglie e istituzioni. Grazie alla validità pluriennale della domanda si riducono i tempi e le scartoffie burocratiche, si uniforma l’applicazione del bonus in tutta Italia e si garantisce un accesso più semplice e certo al sostegno economico per tutte le famiglie.

A chi si applica il bonus

Il Bonus asilo nido non riguarda solo gli asili tradizionali, ma tutti i servizi educativi all’infanzia previsti dalla normativa, purché pubblici o privati autorizzati secondo le disposizioni regionali:

  • Nidi e micronidi
  • Sezioni primavera (24-36 mesi)
  • Servizi integrativi come spazi gioco (max 5 ore al giorno, senza mensa)
  • Servizi educativi domiciliari (nidi famiglia)

Rimangono esclusi invece i centri per bambini e famiglie che prevedono la presenza di un adulto accompagnatore.

Come funziona il Bonus

Il Bonus Asilo Nido è erogato dall’INPS e può essere richiesto per coprire parte delle rette di asili nido pubblici o privati autorizzati ma anche per l'assistenza domiciliare in caso di bambini affetti da gravi patologie che impediscono la frequenza dell’asilo.

Con la nuova norma la domanda per il bonus dovrà essere presentata una sola volta e resterà valida fino al compimento dei 3 anni del bambino

Possono beneficiarne le famiglie con bambini da 0 a 3 anni (anche adottati o in affido preadottivo) e i cittadini italiani o stranieri regolarmente residenti.

Importi 2025 in base all’ISEE

Per richiedere il contributo è necessario presentare all’INPS l’ISEE minorenni, che coincide con l’ISEE ordinario solo se i genitori sono coniugati o conviventi. Chi non presenta l’ISEE ha comunque diritto al bonus fino a 1.500 € l’anno.

Gli importi del bonus asilo nido arrivano:

  • Fino a 3.000 € l’anno (circa 272 €/mese per 11 mesi) per ISEE minorenni fino a 25.000 €;
  • Fino a 2.500 € l’anno (227 €/mese) per ISEE tra 25.001 e 40.000 €;
  • Fino a 1.500 € l’anno (136 €/mese) per ISEE oltre i 40.000 €