Bonus 200 euro: cosa succede a chi ha il contratto che scade il 30 giugno
Non potranno prenderlo in busta paga e neppure con la Naspi. Al momento sarebbero esclusi, ma si attende una correzione del Governo.
Il Bonus 200 euro in busta paga prima ancora di arrivare si sta dimostrando portatore di... beffe. Ultima quella che riguarda coloro che hanno un lavoro precario e hanno la sfortuna di vedere il contratto scadere il 30 giugno 2022.
Bonus 200 euro: la beffa dei contratti che scadono il 30 giugno 2022
Il bonus, come si sa, arriverà con la busta paga di luglio 2022. E chi ha un contratto in scadenza a fine giugno? Per loro è purtroppo in agguato una super beffa. Sì, perché non potranno certo riceverlo in busta paga, dato che a luglio saranno senza lavoro (a meno di trovare un'altra occupazione).
Ma l'inghippo sta nella concessione del bonus ai disoccupati. Per chi non ha un lavoro il bonus è previsto se hanno ricevuto la Naspi (l'indennità di disoccupazione) nel mese di giugno. Una concomitanza di date che dunque esclude i precari in scadenza il 30 giugno.
Il problema dei docenti
Difficile stabilire quanti siano costoro. Di certo rientrano in questa casistica i tantissimi insegnanti precari con contratto a scadenza, che dunque non vedranno riconoscersi i 200 euro proprio nel momento in cui ne avrebbero più bisogno (quando cioè il loro impiego si esaurisce). Nello stesso comparto si "salvano" coloro che hanno il contratto sino al 30 agosto 2022, che riceveranno il contributo.
Ma di certo non è una questione esclusiva della scuola, anzi. Saranno certamente moltissimi i lavoratori a tempo che andranno in scadenza.
Possibile, ma al momento non certo, che il Governo possa trovare una soluzione per non penalizzare ulteriormente queste categorie.
Il Bonus 200 euro: quando arriva
Riepiloghiamo velocemente invece quando arriva il bonus categoria per categoria.7
I lavoratori dipendenti
Per i lavoratori del settore pubblico e privato sarà erogato in un'unica soluzione nella busta paga di luglio. Non bisognerà fare nulla, sarà direttamente il datore di lavoro a occuparsi del pagamento come sostituto d'imposta (e come tale verrà poi "rimborsato" dallo Stato).
Gli autonomi
Per quanto riguarda invece i lavoratori autonomi è stato istituito un fondo ad hoc. Servirà però a breve un decreto ministeriale per definire con chiarezza le modalità di erogazione, che dovrebbe comunque avvenire nelle stesse tempistiche, dunque entro luglio.
I pensionati
Per quanto riguarda i pensionati il bonus sarà corrisposto direttamente dall'Inps con la mensilità di luglio 2022. Ai fini del calcolo del tetto di 35mila euro valgono i redditi di qualsiasi natura, esclusi il reddito della casa di abitazione e i trattamenti di fine rapporto
Lavoratori domestici
Se in un primo momento sembrava potessero essere esclusi, invece sono stati compresi anche lavoratori domestici come colf e badanti. A occuparsi della raccolta delle domande sarà direttamente l'Inps con un servizio accessibile tramite Spid, Carta nazionale dei servizi (Cns) o Cie (Carta di identità elettronica). Le famiglie non figurano come sostituti d'imposta (come accaduto per l'indennità Covid) e dunque non dovranno anticipare nulla.
Disoccupati
Sarà sempre l’Inps a erogare il contributo per i disoccupati. Verrà erogato a luglio a chi a giugno avrà percepito l’indennità di disoccupazione. Il bonus di 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali.
Percettori di Reddito di cittadinanza
Il bonus sarà erogato anche ai percettori del Reddito di cittadinanza (anche loro in un primo momento pareva potessero venire esclusi). Prima di procedere all’erogazione, l’Inps farà le verifiche per escludere chi lo riceverà insieme alla Pensione di cittadinanza. Anche in questo caso arriverà a luglio.