Fino al 30 giugno

Bollette luce: come si fa a tornare nel mercato tutelato (e risparmiare 130 euro). L'elenco degli operatori in ogni città

E' possibile restare per tre anni nel servizio a tutele graduali. Ma poi sarà obbligatorio passare davvero al mercato libero

Bollette luce: come si fa a tornare nel mercato tutelato (e risparmiare 130 euro). L'elenco degli operatori in ogni città
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Ci hanno detto per mesi che dovevamo passare dal mercato tutelato al mercato libero della luce e del gas. Ma lo sapete che potete fare il percorso inverso? Sì, nonostante la fine del mercato tutelato per l'energia elettrica sia oramai imminente (è fissata per l'1 luglio 2024) si può ancora tornare al mercato tutelato, e restarci per qualche tempo. Con un discreto risparmio.

Bollette energia: chi può tornare al mercato tutelato

L'opzione vale per chiunque. Arera, l'autorità competente per l'energia e il gas, spiega infatti che è possibile fare il percorso inverso stipulando un nuovo contratto "con l'impresa che gestisce questo servizio nella località in cui si trova l'utenza". Sì, perché di recente è stata affidata la gara per la gestione delle reti con il servizio tutele graduali (clicca qui per sapere quale operatore c'è nella tua zona).

Se decidete dunque di fare il percorso inverso, non potrete scegliere l'operatore, ma affidarvi a quello che ha vinto la gara per il territorio in cui siete residenti.

Come funziona e quanto dura il servizio tutele graduali

Naturalmente si potrà farlo sino al 30 giugno 2024, dopodiché non ci sarà più questa opzione. Se tornerete nel mercato tutelato e non ripasserete al libero, resterete dunque nel servizio di tutele graduali, che durerà per tre anni. Dopodiché il passaggio al mercato libero sarà davvero obbligatorio.

Gli esperti però consigliano - nel caso vogliate farlo - di fare abbastanza in fretta. Trattandosi di un vero e proprio cambio di contratto di fornitura, ci vogliono dalle tre alle otto settimane e dunque, per evitare sorprese, meglio farlo entro il 30 aprile 2024.  

Quanto costa tornare nel servizio di tutela

Rientrare nel servizio di tutela non ha un costo, ad eccezione dell'imposta di bollo da 16 euro per il cambio del contratto. Nel caso però abbiate sottoscritto un contratto dopo l'1 gennaio 2024, andate a vederlo. Da quella data infatti gli operatori del mercato libero possono applicare delle penali a chi recede in anticipo dall'accordo. 

Quanto si può risparmiare tornano nel mercato tutelato

Al di là degli aspetti tecnici, la domanda che si fanno in molti è una: conviene restare nel mercato delle tutele graduali oppure è meglio passare al mercato libero?

Secondo Consumerismo No Profit si parla di circa 130 euro all'anno.

"Il prossimo 1 luglio terminerà il regime di maggior tutela per l’elettricità, e i clienti non vulnerabili che non hanno scelto un operatore del mercato libero passeranno in automatico nel Servizio a Tutele Graduali (Stg), godendo di risparmi medi sulla bolletta della luce pari a circa 130 euro annui a famiglia, secondo le stime di Arera - spiega in una nota l'associazione -  Entro il 30 giugno tutti coloro che hanno già scelto un fornitore sul mercato libero possono, in qualsiasi momento, rientrare nel mercato tutelato, per poi godere dei vantaggi del Stg".

Perché è difficile rientrare nel mercato tutelato

Secondo Consumerismo, però, se volete passare al sistema a tutele graduali potreste incontrare qualche difficoltà. Più che altro per la resistenza degli stessi operatori. Tanto che l'associazione ha annunciato un ricorso all'Antitrust.

"Nonostante le raccomandazioni di Arera, che nei giorni scorsi ha invitato gli operatori a informare adeguatamente i consumatori di tale possibilità e facilitare tale passaggio, le società fornitrici sembrano ostacolare o rallentare l’operazione di rientro al mercato tutelato".

Consumerismo No Profit elenca alcuni esempi, tra risponditori automatici dei call center telefonici che non offrono tra le varie opzioni preimpostate quella relativa al rientro nella maggior tutela, consulenti che rispondono in maniera vaga rimandando al sito di Arera, con enormi perdite di tempo che disincentivano gli utenti, richieste di corpose documentazioni e via dicendo.

Chi può restare comunque nel mercato tutelato

Ci sono poi alcune categorie di utenti che possono restare a prescindere nel mercato tutelato. Si tratta di:

  • persone con età superiore a 75 anni;
  • titolari di bonus sociale per disagio economico;
  • soggetto con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
  • proprietario di una fornitura che alimenta un’apparecchiatura medico-terapeutica salvavita;
  • proprietario di una fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • proprietario di una fornitura ubicata nelle isole minori non interconnesse.

Chi rientra in queste categorie non dovrà fare nulla. Si verrà trasferiti automaticamente nel "servizio di tutela della vulnerabilità".

 

 

 

 

 

 

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