Bolletta energia elettrica: proroga per il mercato tutelato
Previste anche misure di sostegno per le categorie più "deboli" della popolazione
Il mercato libero dell'energia elettrica? Può attendere. Si aspetta per lunedì 23 ottobre 2023 l'ufficialità di un provvedimento sul quale da giorni circolano voci e indiscrezioni. Ma la sostanza dovrebbe essere questa: prorogato il regime tutelato delle bollette. La discriminante è il tempo: potrebbe essere per sei mesi o un altro anno.
Mercato tutelato energia elettrica: nuova proroga
La questione è in ballo da tempo. Da gennaio 2023 è scaduto il tempo del mercato tutelato per il gas, mentre quello per l'energia elettrica (la "bolletta della luce", in pratica) la scadenza era stata fissata per gennaio 2024. Ma ora il Governo - che sta per varare un nuovo Decreto energia - punta a prorogare il regime tutelato ancora per un po', per andare incontro ai milioni di italiani (e sono ancora tanti) che ancora non hanno fatto il passaggio.
Lo aveva già anticipato il ministro Gilberto Pichetto Fratin, e ora il provvedimento è nella bozza del decreto che arriverà in giornata in Consiglio dei ministri.
Cosa prevede il decreto energia sulle bollette
La bozza del decreto prevede l'attivazione di adeguate campagne informative e l'arrivo di un nuovo servizio per la fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili (chi ora riceve bonus, over 75, abitanti di isole minori o di abitazioni di emergenza dopo calamità) a prezzi calmierati.
Che differenza c'è tra mercato libero e tutelato
Ma cosa cambia tra mercato libero e tutelato? Ecco le caratteristiche principali:
- nel mercato tutelato il costo della componente energia viene stabilito dall'Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) prendendo come riferimento l'andamento di mercato e resta uguale per tutti i fornitori. Unico sistema fino alla fine degli anni '90, il mercato tutelato ha come obiettivo quello di evitare impennate e/o speculazioni, tutelando così il consumatore
- nel mercato libero sono i fornitori a definire il prezzo dell'energia. Questo tipo di mercato si caratterizza per un elevato tasso di competitività, con vantaggi e svantaggi del caso.
Passaggio al mercato libero: come fare
Passare al mercato libero è piuttosto semplice. E' sufficiente confrontare le varie offerte degli operatori del settore interessato e cambiare operatore. Un'operazione che non ha costi, che non interrompe la fornitura dell'energia o del gas e che non implica altre azioni da parte dell'utente: sarà infatti il gestore a occuparsi di tutto.
Le tempistiche non sono brevissime. Se il cambio di gestore viene comunicato entro il 10 del mese, il cambio scatterà il primo del mese successivo, se invece avviene dopo, bisognerà aspettare due mesi. Per capirci: se comunico il passaggio entro il 10 novembre, avrò la nuova fornitura dall'1 dicembre. Se invece scelgo di farlo dopo il 10 novembre, dovrò attendere l'1 gennaio.
Per aiutare l'utente nella scelta, Arera mette a disposizione il portale offerte, che permette di confrontare in modo semplice e affidabile le offerte per la fornitura di energia elettrica e gas. Per ognuna delle offerte disponibili, il portale pubblico calcola una stima della spesa annua in base ai consumi indicati dall'utente o stimati dal sistema in base alle condizioni di utilizzo, e indica le principali caratteristiche dell'offerta.