Bolletta da mille euro per consumi non suoi: paga lo stesso per non far staccare la luce a un'altra famiglia
Per un errore dell'agente che ha sottoscritto il contratto, una donna si è trovata a pagare le utenze non solo di casa sua, ma pure di un'altra famiglia
Un clamoroso errore e una persona che decide comunque di farsi carico di una somma da pagare per evitare guai a un'altra famiglia. Ma ora la questione andrà per forza risolta. Succede a Gravellona Toce (Novara), dove una donna si è vista addebitare mille euro di bollette per consumi non suoi. Ma, in attesa di capire chi siano gli effettivi intestatari delle bollette "incriminate", ha deciso comunque di pagare per evitare strascichi burocratici e per fare in modo che all'altra famiglia - probabilmente ignara dell'intera questione - venisse improvvisamente staccata la luce.
Bolletta da mille euro per consumi non suoi
A raccontare la storia è Federconsumatori Verbania, alla quale la signora si è rivolta per sistemare la situazione.
La vicenda ha inizio nel marzo 2022 quando la donna, residente a Gravellona Toce, attratta da un prezzo conveniente, si convince a firmare un contratto per la fornitura di energia elettrica con un venditore porta a porta. Nessuna "fregatura", però, semplicemente un errore. Secondo quanto ricostruito, infatti, l'agente avrebbe inserito un numero di Pod scorretto, invertendo le ultime due cifre e di fatto attivando la fornitura presso l'abitazione di un'altra famiglia, probabilmente ignara di aver cambiato operatore.
Le bollette doppie
La malcapitata si è quindi ritrovata a sostenere contemporaneamente una doppia spesa, sia per le bollette del proprio appartamento (con la società che ha sempre avuto da diversi anni), sia per le bollette di un consumo di un’altra famiglia.
La società fornitrice, nonostante tutti i reclami e i solleciti, non ha mai corretto l’errore contrattuale. Ma la donna ha comunque voluto adempiere al pagamento delle bollette che non le competono, per un importo superiore a 1.000 euro, sia per non incorrere in spiacevoli controversie giudiziarie, ma anche per evitare che alla famiglia dell’altro appartamento venisse disattivata l’utenza. Le società per motivi di privacy non hanno mai rivelato le generalità della titolare dell’altro immobile, limitandosi solo a riferire che si trova a Gravellona Toce.
Stremata da una situazione senza soluzione, la signora si è rivolta alla sede locale di Federconsumatori, che ha presentato reclamo a tutte le società e al distributore di zona, con richiesta di restituzione immediata di tutti gli importi fino a oggi pagati, di essere informati delle generalità della titolare dell’altro appartamento, e di avvisarla comunque dell’annosa vicenda.
Due società fornitrici hanno già risposto ammettendo l’errore, e rendendosi disponibili alla restituzione delle somme.