Bloccato in coda dall'ambulanza parcheggiata, scende dall'auto e la sposta
E' successo a Rovigo. Il guidatore evidentemente aveva fretta. La denuncia di un soccorritore: "Potrebbe capitare a chiunque di aver bisogno, serve rispetto"
A tutti è capitato di avere fretta e di trovarsi in coda, magari per colpa di qualcuno che ha parcheggiato in doppia fila. Ma in questo caso la reazione è stata decisamente esagerata. Sì, perché a Rovigo un uomo, fermo nel traffico, si è a tal punto spazientito da scendere dalla sua auto, salire sull'ambulanza che intralciava il traffico e spostarla.
Bloccato dall'ambulanza, scende dall'auto e... la sposta
E' successo in corso del Popolo a Rovigo sabato 10 febbraio 2024. Erano circa le 8.30 quando un'ambulanza e un'automedica sono arrivate per soccorrere la vittima di un malore in casa. Soccorritori e medico sono scesi di fretta, data la criticità della situazione, e probabilmente non hanno badato troppo al parcheggio, essendoci un'urgenza.
Il traffico bloccato e la reazione scomposta
Il traffico ha risentito della presenza dei mezzi di soccorso e evidentemente si è formata la coda. Ma qualcuno - che probabilmente aveva fretta - ha deciso di prendere in mano la situazione. E' sceso dall'auto, è salito sull'ambulanza lasciata in quel momento incustodita e si è messo al volante, spostandola. Poi è risalito sulla sua auto e se ne è andato.
Presentata una denuncia
A denunciare l'accaduto è stato uno dei soccorritori sui social network.
"Al di là degli accertamenti del caso e delle conseguenti valutazioni anche legali che stiamo svolgendo in queste ore in ordine all’accaduto, la nostra principale preoccupazione è rivolta alla percezione che alcuni cittadini hanno del servizio di emergenza 118 che spesso è oggetto di atti di violenza o scarso rispetto o comunque inappropriati come successo in questo caso".
"Atti come quello accaduto oggi possono rallentare i soccorsi e fare la differenza tra la buona riuscita o meno dell’intervento.
Ricordiamo che tutti purtroppo potremmo aver bisogno di questo servizio indispensabile, per noi o per i nostri cari, e ciascuno di noi deve collaborare anche solo pazientando o tollerando i piccoli inevitabili disagi che involontariamente il nostro intervento può causare, affinché il soccorso alla persona che soffre sia garantito e continui a rimanere un punto di riferimento del nostro vivere civile in comunità".