Processo sui social

Blanco palpeggiato da una fan nelle parti intime: "Se è stato molestato lo decide solo lui"

Internauti divisi tra chi si chiede cosa sarebbe successo se si fosse trattato di una donna e chi minimizza. Interviene anche l'avvocato Giulia Bongiorno.

Pubblicato:
Aggiornato:

Sta infiammando l'opinione pubblica quanto accaduto al giovane cantante Blanco che, durante l’evento di Radio Italia Live in Piazza Duomo a Milano, è stato palpeggiato nelle parti intime - come mostra un video su TikTok - durante la sua performance, da una fan che ha approffittato della vicinanza dell'artista sotto il palco.  E sui social si è subito scatenata la polemica per il gesto, legittimamente e correttamente ascrivibile a molestia. C'è chi minimizza e chi si chiede, invece, cosa sarebbe successo se al posto del 19enne bresciano ci fosse stata una donna. In tutto questo, però, si fanno i conti senza l'oste: il diretto interessato, infatti, non si è assolutamente espresso in merito. E forse il focus dovrebbe essere proprio questo silenzio, se realmente il fine di questo polverone è quello di garantire le medesime tutele a donne e uomini, in maniera indiscriminata.

IL VIDEO DEL PALPEGGIAMENTO

Blanco palpeggiato durante il live: i social scatenati

Il video della ragazza che ha postato su TikTok lo spezzone dell'esibizione dal vivo di Blanco, in cui il cantante subisce il palpeggiamento alle sue parti intime da una fan, è subito diventato virale:

"Grazie alla ragazza che mette la mano sul ca**o di Blanco rovinandomi il video dove lui prende per mano il mio ragazzo", ha scritto l'utente, denunciando l'accaduto.

Ora, al di là del fatto che il focus non dovrebbe essere centrato sul fatto che il "video si è guastato" proprio mentre il cantante dava attenzioni al tuo fidanzato (e già questo dimostra quanto non ci fosse una volontà di denunciare una molestia degli astanti, bensì di lagnarsi per il proprio momento di pseudo gloria rovinato), gli internauti si sono infiammati.

Purtroppo la modalità con cui si sta approcciando l'accaduto è a livello di tifoseria da stadio, anche in considerazione dello spessore delle prese di posizione che si leggono sui social; si spazia da concetti del tipo "Se gli avesse dato fastidio si sarebbe spostato, quindi gli piaceva"...eh no, vai a spiegare che spesso chi subisce una molestia resta come pietrificato (motivo per il quale spesso le reazioni delle vittime vengono erronamente interpretate come muta accondiscendenza e si dà la possibilità di denunciare anche anni dopo, a seguito di un'elaborazione) a chi metterebbe su una pira, esposta a pubblico ludibrio, l'autrice del gesto.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da BLANCO🇮🇹 (@blanchitobebe)

A dare un parere legale autorevole l’avvocata Giulia Bongiorno, senatrice leghista, che si rifà all'articolo 609 bis:

"La violenza sessuale è costituita da qualsiasi atto che risolvendosi in un contatto corporeo anche fugace tra soggetto passivo e soggetto attivo ponga in pericolo la libertà di autodeterminazione".

Palpeggiare zone erogene senza il consenso dell’altro può quindi integrare il delitto di violenza sessuale, con una pena da 6 a 12 anni di reclusione. Come spiega Bongiorno la parola chiave è il consenso, puntualizzando che "durante la sua esibizione Blanco non era nelle condizioni di manifestarlo".

E Blanco?

Appurato, come era ragionevolmente prevedibile, che quanto accaduto abbia tutti i crismi per essere considerato una molestia, a prescindere dal sesso di chi molesta e di chi viene molestato; manca soltanto un dettaglio (non di poco conto). Come l'oggetto di quelle attenzioni ha vissuto l'evento? Blanco si è sentito molestato? Forse sì, forse no, forse - come spesso accade a chi vive questi episodi - non ha ancora deciso come classificarlo.

L'unico intervento circa l'accaduto del musicista è stata la pubblicazione di uno scatto, sul suo account Instagram, che lo ritrae proprio durante il concerto in questione, attorniato dai fan che lo cingono allungando le mani. Il commento è "Un mare di amore".

Non sarebbe neanche malaccio, anche se ormai il liberi tutti a mezzo social rende utopistica la cosa, che prima di esprimere una qualunque sentenza si ragionasse sull'avere - o meno - tutti gli elementi in mano per comprenderne il contesto generale e darne interpretazione sulla base dei fatti reali.

Detta così suona noiosa...forse il medesimo concetto è più chiaro se detto alla Damiano David: "Parla, la gente purtroppo parla, non sa di che cosa parla".

E Blanco tace.

Seguici sui nostri canali