Bimba di 9 anni ha bisogno di un'operazione urgente, ma i medici sono in ferie o in malattia. Trasferita in un altro ospedale
Una vicenda emblematica che fotografa, impietosamente, un sistema sanitario nazionale al collasso
E' emblematica una vicenda che arriva dalla Puglia. Una bimba di nove anni, in seguito ad una reazione avversa sviluppata dopo un'iniezione è arrivata con una necrosi al gluteo all'ospedale Perrino di Brindisi. Ma nessuno si prende in carico il caso, decisamente urgente, a causa della mancanza di personale (in vacanza o in malattia). Ed è così che la piccola è stata dirottata, su un'ambulanza privata, al Bambin Gesù di Roma, dove le sarebbero state garantite cure e personale sanitario.
Inquietante vicenda che la dice lunga su una sanità pubblica ormai al collasso.
Al pronto soccorso non ci sono medici per curare la bimba con necrosi
I genitori di una bimba di nove anni si erano affidati a una infermiera per una iniezione di penicillina e lidocaina. Ma qualcosa va storto, forse una reazione avversa ad un lotto del farmaco, tanto che la zona del gluteo in cui era stata fatta l'iniezione diventa scura. Il muscolo va in necrosi e i genitori si recano di corsa all'ospedale Perrino di Brindisi: la questione è seria e necessita un rapido intervento.
I medici che si prendono cura della piccola devono approfondire gli esami ed eseguire una risonanza, ma la bimba porta un apparecchio dentale e va tolto: l'odontoiatra non c'è, sono così i genitori a farsi carico della rimozione. La situazione precipita quando è chiaro che la bimba necessita di un intervento chirurgico di emergenza. Nell'ospedale nessuno può eseguirla: tra ferie e malattie manca il personale per garantire la continuità assistenziale.
Viene ventilata ai genitori la possibilità di spostare la figlia all'ospedale di Bari ma la coppia - ormai poco fiduciosa rispetto all'offerta di cura della propria Regione - decide di affidarsi a una eccellenza: così la piccola parte per il Bambin Gesù di Roma dove arriva la notte del 21 agosto 2024, a bordo di una ambulanza privata, con una infermiera per non sospendere la terapia.
Una storia che potrebbe essere quella di qualunque cittadino. E che mette i brividi.
Le istituzioni
Paride Mazzotta, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Puglia:
"Chiederò un'audizione in commissione Sanità per avere spiegazioni sullo smantellamento costante dell'ospedale Perrino di Brindisi. L'altro giorno - spiega - abbiamo appreso della chiusura del reparto di chirurgia plastica ed oggi una bambina è stata trasferita a Roma perché non era possibile sottoporla ad un intervento proprio in quel reparto. Una circostanza di inaudita gravità che approfondiremo in Commissione con l'audizione del direttore generale della Asl di Brindisi".
Precedente analogo in Puglia
Purtroppo la Puglia, in queste settimane, è al centro di diversi episodi di cronaca sanitaria che lasciano sconcertati.
Pochi giorni fa, all'ospedale di Galatina, provincia di Lecce, una donna in preda a fortissimi dolori addominali, sarebbe stata dimessa senza ulteriori indagini. A causa del forte malessere, che non accennava a migliorare, il giorno successivo la signora si è recata in un ospedale differente, a Scorrano, dove invece - a fronte di esami appropriati - le è stato diagnosticato un tumore intestinale. Immediata la corsa in sala operatoria.
Il presidente di Regione, Michele Emiliano, venuto a conoscenza dei fatti avvenuti tra il 5 e il 6 agosto 2024 negli ospedali di Galatina e Scorrano, ha deciso di avviare un'ispezione tramite il NIRS, sotto la guida di Antonella Bellomo, per verificare se siano stati seguiti correttamente tutti i protocolli sanitari.
Si tratta della seconda ispezione disposta dal governatore pugliese in meno di ventiquattro ore: la prima riguarda il caso delle visite “fantasma” nel reparto di Allergologia del Policlinico di Bari, in cui diversi pazienti, dopo aver regolarmente prenotato, non hanno potuto usufruire delle prestazioni in quanto gli ambulatori, a causa della carenza dei medici in prossimità del Ferragosto, erano stati chiusi.