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"Bere biossido di cloro per ripulirsi dal vaccino". Bassetti sull'ultima bufala virale dei No vax: "Rischio danni permanenti"

Una bufala simile era circolata online anche nel 2019, anche in quel caso i medici avevano messo in guardia dalle gravi conseguenze

"Bere biossido di cloro per ripulirsi dal vaccino". Bassetti sull'ultima bufala virale dei No vax: "Rischio danni permanenti"
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A mettere in guardia da una pericolosa tendenza, virale nel mondo No vax, è l’infettivologo Matteo Bassetti. 

"C’è gente che ha avuto danni permanenti. Il ciarlatanesimo dei No vax ha davvero toccato il fondo".

Così il professore commenta il "consiglio" di bere il biossido di cloro per "depurarsi". Una bufala simile era circolata online anche nel 2019 (per l'HIV, il Covid ancora non c'era), anche in quel caso i medici avevano messo in guardia dalle gravi conseguenze.

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L'ultima follia dei no vax: bere biossido di cloro

Secondo le (folli) teorie che circolano sui social, il gas fortemente ossidante, comunemente utilizzato per disinfettare l’acqua potabile, sarebbe in grado di purificare il corpo dai vaccini, Covid-19 compreso.

Il messaggio virale online suggerisce di consumare una soluzione di acqua e biossido di cloro in proporzione uno a cento.

"Delirio e follia. C’è gente che ha avuto danni permanenti per averlo bevuto", commenta Bassetti.

Ecco il messaggio ingannevole che circola fra i no vax:

“Bevendo 1 litro di acqua al giorno con 10 ml di biossido di Cloro, diossido di Cloro o CDS (si chiama anche così) farete un gran piacere al vostro corpo. Con la sua formula sperimentata andrà a pulire/ossigenare tutte le nostre cellule singolarmente. Ideale per chi si è iniettato il siero genico sperimentale: neutralizza la Proteina Spike. Non ha Controindicazioni!!!!”

E così commenta Bassetti in un post:

Una bufala già circolante

Bassetti rammenta, inoltre, che questo genere di bufale online sono già circolate. Sei anni fa, oggetto degli elogi e delle verifiche era una fantomatica "soluzione minerale miracolosa" a base della stessa sostanza che sarebbe stata in grado di curare numerose malattie, tra cui Hiv, tubercolosi, malaria, epatite, cancro, autismo, dengue e chikungunya.

Si era reso necessario un intervento del ministero della Salute con una circolare, che spiegava quanto la  disinformazione in merito fosse particolarmente pericolosa, perché convinceva che gli effetti avversi fossero un segno del buon funzionamento della presunta cura, invitando gli sprovveduti a ignorarli e a proseguire con il dannoso trattamento.

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