ONDATA ESTIVA

"Basta contagiati asintomatici costretti in casa per giorni, cambiamo le regole Covid"

Il governatore della Liguria Giovanni Toti: "Non è certamente la stessa malattia che abbiamo conosciuto nel passato, cambiare approccio".

"Basta contagiati asintomatici costretti in casa per giorni, cambiamo le regole Covid"
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C'è chi ancora la mette giù dura. Come Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità pubblica, consigliere scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, che al Corriere ha confermato che siamo in piena ondata estiva, alle prese con il virus più contagioso esistente sulla faccia della terra, che però per fortuna ora colpisce le vie aeree superiori e raramente attacca i polmoni.

"Il problema è che Omicron può reinfettare più di una volta e in autunno la situazione potrebbe peggiorare. C’è un serio problema di accesso all’assistenza sanitaria. I reparti Covid sono stati chiusi e a luglio stiamo assistendo a un nuovo aumento della richiesta. Un segnale di allarme fortissimo. Siamo già in crisi. Corriamo subito ai ripari. In autunno sarà tardi".

E poi c'è chi la pensa in maniera del tutto opposta, come il governatore della Liguria ed ex giornalista Giovanni Toti:

"Oggi continuiamo a considerare il Covid come una malattia più pericolosa di quanto sia in realtà, con ospedali organizzati in funzione del virus e quindi meno efficaci nel dare risposte alle altre malattie, limitazioni in molti spazi della sanità, un sistema di tamponi che sforna migliaia di contagiati asintomatici costretti in casa per giorni".

Come riporta Prima La Riviera, è ora di cambiare approccio verso la pandemia, secondo il politico.

Il governatore della Liguria: "Cambiamo le regole Covid"

Il Covid è tornato a circolare, ma secondo Giovanni Toti non ha gli stessi effetti di due anni fa.

"Oggi ci sono molti meno pazienti nei nostri ospedali, in Liguria solo il 30% è davvero ricoverato per il virus, il 70% entra in ospedale per altri motivi e poi scopre di essere positivo ai tamponi di routine. È il momento di cambiare approccio al Covid: il Governo rimetta mano alle regole, che non corrispondono più alla realtà”.

"Il governo riveda le regole"

"Certamente il Covid è tornato a circolare, i contagi stanno aumentando - aggiunge il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità - tuttavia non è certamente la stessa malattia che abbiamo conosciuto nel passato: solo il 30% circa dei pazienti nei nostri ospedali è ricoverata per problemi legati al virus, mentre il 70% sono pazienti ricoverati per altre patologie, completamente diverse dal Covid, risultati positivi al tampone di controllo, ma del tutto asintomatiche. Da quel momento vengono classificati come pazienti Covid, pur essendo in ospedale per ragioni che nulla c’entrano con il Covid.

Oggi osserviamo un fenomeno assai diffuso ma meno severo, per cui la maggior parte delle persone contagiate ha conseguenze riconducibili a qualche giorno di febbre, raffreddore e dolori muscolari e articolari. La campagna vaccinale, fino alla quarta dose per gli over80 e le persone più fragili, protegge in modo efficace non tanto dai contagi ma dal rischio di complicanze.

Credo quindi che sia l’ora di iniziare a trattare diversamente il Covid, sia nell’organizzazione ospedaliera sia nella catalogazione quotidiana sia nel regime delle quarantene, uscendo anche da questa ‘ossessione’ dei tamponi. Questo è il momento per farlo, all’inizio di un’estate nel segno della voglia di vivere e della ripresa del turismo e dell’economia".

"Asintomatici costretti in casa per giorni"

"Cerchiamo di gestire il Covid per quello che è: un virus che circola molto nel paese ma che, grazie ai vaccini e alla capacità diagnostica e di cura, non comporta nella stragrande maggioranza dei casi alcuna delle conseguenze terribili che abbiamo conosciuto in passato.

Invece – prosegue Toti - oggi continuiamo a considerarla come una malattia più pericolosa di quanto sia in realtà, con ospedali organizzati in funzione del virus e quindi meno efficaci nel dare risposte alle altre malattie, limitazioni in molti spazi della sanità, un sistema di tamponi che sforna migliaia di contagiati asintomatici, costretti in casa per giorni. Lo dico non avendo mai minimizzato il problema e avendo adottato in passato anche misure drastiche di chiusura, quando necessarie.

Di tutto questo dovrebbe occuparsi il governo: continuare a tenere l’elmetto in testa quando il nemico all’orizzonte è molto meno temibile – conclude - credo determini limitazioni di cui il Paese non ha bisogno”.

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