Avviso alla politica: giù le mani dalla libertà di stampa (la classifica completa dei 180 Paesi)

Il maggior fattore di rischio per la libertà di stampa è rappresentato proprio dalla politica.

Questo a sorpresa il desolante risultato dello studio annuale realizzato sul tema dall’ong no profit Reporter Sans Frontières.

Giù le mani dalla libertà di stampa

Insomma, la libertà di stampa in tutto il mondo è minacciata proprio da chi dovrebbe garantirla.

Un numero sempre crescente di Governi e autorità politiche non stanno adempiendo al proprio ruolo di garante del miglior ambiente possibile per il giornalismo.

Dei cinque indicatori utilizzati per stilare la classifica, è infatti quello politico a subire la flessione maggiore, registrando un calo medio globale di 7,6 punti.

I peggiori

Ultima (180esima) l’Eritrea, che segnala un punteggio peggiore della Corea del Nord (177esimo posto).

Tra i Paesi in cui la situazione è peggiorata (dal 40esimo al 66esimo posto) c'è l'Argentina del neoeletto (e controverso) presidente Javier Milei, mentre gli Stati Uniti prossimi il voto al 55esimo posto perdono 10 posizioni.

A calare nella classifica della libertà di stampa (ma non è una sorpresa) anche Afghanistan (178esimo e terzultimo posto) e Siria (179esimo e penultimo posto), tra gli ultimi dieci paesi insieme a Cina (172esimo posto) e Iran (176esimo).

Altra nota dolente la Russia, al 162esimo posto in classifica su 180, dove sono almeno 1.500 i giornalisti fuggiti dall'inizio della guerra in Ucraina e dove restano in carcere anche giornalisti stranieri.

I migliori

Il podio mondiale è tutto per l'Europa: prima la Norvegia, seconda la Danimarca e terza la Svezia (per trovare la prima nazione non europea in classifica bisogna arrivare alla Nuova Zelanda al 19esimo posto).

Ma anche nel Vecchio continente la libertà di stampa è messa alla prova dai Governi al potere nell’Ungheria di Victor Orban (al 67esimo posto) a Malta (73esimo) e in Grecia (88° posto), ovvero i tre peggiori paesi dell'Ue.

Un calo significativo si registra anche per l'Italia che scende di 5 posizioni, dal 41esimo al 46esimo posto (subito dopo l'Armenia le Fiji e le isole Tonga), comunque sempre più vicina all'Ungheria che alla Francia al 21esimo posto (in ogni caso preceduta dall'isoletta del sud est asiatico Timor Est al 20esimo, che tuttavia l' anno prima era addirittura al decimo posto assoluto) dove la libertà di stampa non è considerata minacciata dal potere politico.

Cartina tornasole di un momento difficilissimo per la libertà di stampa il conflitto in Medio Oriente, con l'impossibilità per i reporter di entrare nella Striscia di Gaza per raccontare quanto accade, fatta eccezione per i giornalisti locali, che stanno pagando con la vita (finora più di 100 i cronisti palestinesi uccisi).

La classifica completa dei 180 Paesi

Per ogni nazione, posizione e punteggio complessivo.