Autostrade in Svizzera, stangata per gli italiani: la vignetta da 40 a 80 franchi
A farne le spese? Turisti e frontalieri, mentre per i cittadini elvetici sarebbe previsto uno sconto sulla benzina

Per chi non è pratico, la vignetta è un bollino obbligatorio per poter circolare sulle autostrade svizzere. Si tratta di un sistema di pedaggio forfettario annuale.
Autostrade in Svizzera, stangata per gli italiani
Arriva dalla Svizzera una proposta che promette di accendere il dibattito oltreconfine, soprattutto tra gli automobilisti italiani: portare il prezzo della vignetta autostradale da 40 a 80 franchi, ovvero da circa 41 a 82 euro.
A farne le spese? Principalmente i turisti e i frontalieri, mentre per i cittadini elvetici sarebbe previsto uno sconto sulla benzina di circa 5 centesimi al litro.
L’idea, firmata dal consigliere nazionale Martin Candinas (di Centro), è chiara: spostare il peso finanziario sulle spalle di chi attraversa la Svizzera senza fermarsi, cioè soprattutto stranieri e viaggiatori in transito, spesso diretti verso l’Italia.
In compenso, i residenti beneficerebbero del taglio sul carburante, riducendo così l’impatto economico della nuova misura.
La proposta di raddoppiare la vignetta
Per chi non è pratico, la vignetta è un bollino obbligatorio per poter circolare sulle autostrade svizzere. Si tratta di un sistema di pedaggio forfettario annuale.
Una volta acquistata la vignetta, si può usare liberamente tutta la rete autostradale elvetica per 12 mesi, senza caselli o ulteriori costi. Finora il prezzo era stabile da anni: 40 franchi.
Per chi attraversa la Svizzera anche solo una volta all’anno in auto – per turismo o lavoro – è un costo fisso inevitabile.
"Più risorse per le infrastrutture"
Secondo Candinas, l’aumento servirebbe a rafforzare il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (NAF), garantendo più risorse alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture.
“Non ci sarebbero costi aggiuntivi per i cittadini svizzeri - ha dichiarato - mentre i turisti contribuirebbero di più all’uso della nostra rete stradale”.
Un proposta che fa discutere
Ma non tutti sono d’accordo. Il primo a tuonare contro la proposta è Walter Wobmann, ex consigliere nazionale e noto oppositore di un simile rincaro già nel 2013.
Sostiene infatti che la proposta sia una trappola economica per gli stessi svizzeri perché lo sconto sulla benzina sarebbe solo temporaneo e facilmente annullabile in futuro.
Un altro ostacolo riguarda la possibilità di differenziare il prezzo della vignetta tra targhe svizzere e straniere. Una strategia che Candinas auspicherebbe, ma che – ricorda Wobmann – si scontra con gli accordi bilaterali tra Svizzera e Unione Europea, che vietano misure discriminatorie nei confronti dei cittadini comunitari.
In un’Europa che si muove verso l’integrazione e la mobilità sostenibile, l’aumento della vignetta rischia di diventare un nuovo terreno di scontro tra esigenze fiscali e principi di equità.